Turno infrasettimanale di questa 34a giornata del campionato cadetto. Dopo due sconfitte che son costate il primato alla neopromossa emiliana, prima nello scontro diretto col Frosinone poi ad Avellino, oggi al Paolo Mazza è di scena il Novara.

A differenza della precedente gara contro i ciociari, in settimana non viene concessa alcuna deroga sull’apertura della gradinata al pubblico locale, nonostante la grande richiesta figlia del momento decisivo in questo finale di stagione. Ovvio qualche malumore nella tifoseria, tra chi non vorrebbe perdersi questo momento storico per la compagine estense a causa della scarsa capienza: ad oggi, infatti, lo stadio ferrarese è omologato per soli 7.200 posti che nel giro di un solo giorno di prevendita viene in pratica tutto esaurito.

Non vi sono coreografie particolari quest’oggi nella Ovest che accoglie le formazioni in campo con una fitta sciarpata e l’accensione al centro di qualche luce ad intermittenza, in arte fotoflash. Sul fronte opposto sono una settantina gli ospiti giunti dal Piemonte, di cui una metà raggruppati al centro del settore dietro lo striscione “Nuares”, capovolto per vie delle diverse diffide inflitte proprio dopo la gara di andata tra le due formazioni oggi di fronte, mentre il resto dei presenti si disperde nel settore. Giocare di martedì non ha sicuramente facilitato lo spostamento, lecito comunque credere che se fosse stato un consueto sabato qualche ospite in più sicuramente si sarebbe visto. In ogni caso stasera il loro tifo sarà un po’ altalenante tra il primo e il secondo tempo, meglio la prima frazione rispetto alla seconda, caratterizzata da cori secchi e ripetuti con i bandieroni sempre sventolanti, a dare un tocco di colore al settore, per quel che è lecito e proporzionale attendersi.

Per quanto riguarda i locali, una prestazione caratterizzata da tanti battimani e cori ritmati dal tamburo. A differenza degli ospiti la ripresa risulterà migliore rispetto alla prima parte di gata, specialmente dopo il vantaggio, quando l’entusiasmo prende il sopravvento e in certe occasioni i cori della Curva vengono accompagnati con le mani anche dai presenti in Tribuna. Sul finale una seconda sciarpata a chiudere la scena di oggi, dove tra le due tifoserie in pratica vige una sorta di indifferenza.

Tre punti fondamentali per i ferraresi che agganciano di nuovo il Frosinone al primo posto in classifica. Sugli spalti, in Curva, si continua ancora a cantare e a saltare per diversi minuti, mentre il resto dello stadio piano piano sfolla.

Enrico Garutti.