25-04-2018: Alessandria – Viterbese 3-1
Finale Coppa Italia Serie C.
Ritorno

Trovandomi ancora in vacanza al Nord, decido di integrare ancora una volta la mia passione “partitellara” scegliendo, dopo aver già visto l’andata, di poter assistere alla finale di ritorno della coppa Italia di serie C tra Alessandria e Viterbese. Come i più ricorderanno, nella partita d’andata l’Alessandria espugnò l’”Enrico Rocchi” di Viterbo andando a vincere per 0-1, per cui in questa partita di ritorno si prevede il tutto esaurito nello storico “Giuseppe Moccagatta” appena ristrutturato.

In questo giorno di festa la mia giornata inizia molto presto perché, per arrivare ad Alessandria, devo per forza di cose cambiare treno a Milano. Arrivo intorno alle 10 e cerco di dirigermi subito allo stadio, passando attraverso il bel centro storico della città piemontese già popolato di diversi tifosi, chi con maglie, chi con sciarpe e bandiere, intenti a mangiare o bere prima di muoversi verso lo stadio.

Quando manca un’ora buona, sbrigo tutte le pratiche, dal ritiro dell’accredito fino ai controlli, e metto finalmente piede sul rettangolo verde. Oggi la cornice di pubblico è veramente eccezionale e degna di un grande evento, stadio quasi completamente esaurito con circa 5 mila spettatori presenti, di cui un centinaio i viterbesi che si sistemano in un angolo della curva ospite, arrivati una ventina di minuti prima del fischio d’inizio.

Per questo particolare evento, l’amministrazione comunale e l’Alessandria Calcio hanno lanciato due belle iniziative: una maglia personalizzata con il logo degli 850 anni della città di Alessandria (con cui i giocatori scenderanno in campo per le restanti gare in casa) e cinquemila bandierine sia con il logo della società che con quello degli 850 anni della città, consegnate a tutti gli spettatori presenti quest’oggi.

Con l’entrata delle squadre in campo, i settori di tribuna sventolano le bandierine di cui sopra mentre la Curva Nord sventola le bandiere ed i bandieroni dei gruppi affianco ai quali, per l’occasione, sono presenti sia viareggini che genoani. Dalla parte opposta anche i viterbesi risultano molto colorati per via dello sventolio di diverse bandierine plastificate sia gialle che blu, le quali vanno a dividere il settore a metà.

Nel primo tempo la nord parte subito a mille con un entusiasmo davvero invidiabile, molti i cori ma soprattutto i battimani effettuati. Seppur il gol del vantaggio viterbese, arrivato dopo appena dodici minuti, raffreddi un po’ gli animi, saranno molto continui e colorati per via delle varie bandiere sventolate. I viterbesi invece, nonostante la bolgia locale iniziale non si faranno prendere dal panico e proveranno a farsi sentire con cori accompagnati da potenti e visibili battimani e quando la Viterbese segnerà, pareggiando i conti, con il gol siglato dall’Alessandria nella partita d’andata, accompagneranno l’esultanza con l’accensione di una torcia. Per il proseguo della prima frazione il tifo sarà discreto seppur con qualche piccola pausa.

Nel secondo tempo i grigi torneranno a sostenere gli undici in campo con molta intensità, poi ci penserà bomber Marconi a salire in cattedra siglando la tripletta della rimonta e a mandare in estasi i tifosi dell’Alessandria. Soprattutto decisivi saranno i primi due gol, siglati a distanza di appena due minuti l’uno dall’altro che virtualmente sanciranno la fine del match. Comunque bella e decisa l’esultanza dello stadio intero con la Nord che continuerà a tifare e sventolare bandiere.

Passando ai laziali, in questa seconda frazione, continueranno a darsi da fare con battimani ad accompagnare i cori, poi quando l’Alessandria segnerà quei famosi due gol accuseranno il colpo, facendo intravedere delle pause ma cercando di non mollare in maniera definitiva, alternando battimani con piccole sbandierate. Al terzo gol per l’Alessandria, che chiude una volta per tutte la contesa, i viterbesi invece di buttarsi giù, non avendo più nulla da perdere tiferanno continuamente fino al triplice fischio dell’arbitro, poi applaudiranno la squadra sotto al settore nonostante questa doppia sconfitta in questa importante manifestazione.

Dalla parte opposta invece può iniziare la festa, la quale coinvolgerà tutti i settori dello stadio e con i giocatori che dopo aver alzato la coppa faranno il classico giro di campo con la coppa in mano.

Così la formazione grigia vince il trofeo dopo quarantacinque anni: in assoluto, la prima coppa Italia di serie C venne assegnata proprio ai piemontesi nel 1972, nella finale contro l’Avellino disputatasi allo stadio Flaminio di Roma. Torno alla stazione per prendere il treno che mi riporterà a casa, con i tifosi grigi ancora festanti per le vie del centro storico. Per loro la serata, oltre che calda, sarà di sicuro più piacevole del solito.

Marco Gasparri