Per fare una buona stagione servono sostanzialmente tre ingredienti: una società sana, una rosa di calciatori costruita con criterio ed una tifoseria al proprio fianco. Se queste tre variabili marciano di pari passo, il traguardo se non proprio sicuro è sicuramente più facile da raggiungere.

Ad Arezzo la squadra non è malaccio, la rosa ha dei punti deboli ma in definitiva può tranquillamente lottare per le posizioni di vertice. Al proprio fianco c’è la Curva Sud, il cuore del tifo amaranto, e senza dare giudizi di merito, si può tranquillamente affermare che in questi anni il proprio dovere l’ha fatto: in casa e quando è stato possibile in trasferta, gli ultras non hanno mai fatto mancare agli undici in campo la loro vicinanza, sia con il tifo, sia con gli striscioni esposti all’esterno dello stadio.

Il tallone d’Achille è la società infatti, notizia fresca fresca, il presidente Ferretti ha deciso di abbandonare una nave che sta andando, più o meno lentamente, alla deriva. Intanto non sono stati pagati i contributi, e questo costerà sicuramente un paio di punti di penalizzazione alla squadra. Poi c’è da mettere in conto l’incertezza societaria con il vicepresidente Riccioli che sta sondando il terreno per trovare nuovi acquirenti, ma l’impresa si sta rivelando più dura del previsto e sicuramente i tempi non sono brevi, ragion per cui è facile immaginare che anche a livello sportivo la squadra potrà avere un contraccolpo non trascurabile.

Non sono giorni tranquilli questi in casa amaranto ma la Curva Sud resta fedele al proprio posto ed accoglie le squadre in campo con una bella schiera di bandiere a due aste che colorano lo spicchio centrale. Poi parte il tifo fatto di cori prolungati e battimani ottimamente eseguiti, gli ultras ci credono ma la squadra incappa nell’ennesima prova grigia tra le mura amiche.

Come sempre in questi casi, più che la sconfitta sul campo fa notizia quello che succede fuori del terreno di gioco e la Fossa mette nero su bianco il proprio pensiero: “Non paghi i tesserati… sono penalità. Non paghi gli operai sei senza dignità”. Che a qualcuno il presidente Ferretti cominciasse a non piacere, mi sembra quanto meno scontato, la speranza è che si verifichi quel passaggio di proprietà che i tifosi si augurano.

Peccato perché la giornata era iniziata nel migliore dei modi, con l’ex mai dimenticato Corrado Pilleddu in curva con gli ultras. L’attaccante fu protagonista di una fantastica promozione dell’Arezzo dalla C2 alla C1 confezionando la bellezza di tredici gol nella prima stagione e sette in quella successiva. Il rapporto tra il giocatore e la città non si è mai interrotto ed in questo pomeriggio è stato rinsaldato.
Arezzo, la città e la tifoseria, chiedono chiarezza. Fine della prima puntata, sperando nel lieto fine.

Testo di Marcello Casarotti.
Foto di Sauro Subbiani.