La posizione di otto ultras avellinesi, coinvolti in alcuni scontri interni alla tifoseria, è stata archiviata dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale della città irpina.

Risalenti alla notte fra il 27 e il 28 agosto scorsi, in seguito all’esordio stagionale dei lupi contro il Brescia, gli scontri si verificarono per le strade della città, a ridosso di uno dei bar punto di ritrovo e riferimento del tifo, che per questo fu chiuso dalle autorità per alcune settimane. Furono riconosciute 25 persone coinvolte a vario titolo in questi episodi, 9 furono poi quelle denunciate alla Procura, ma poi furono 8 quelle ad andare a processo: evidentemente, anche se non se ne trova traccia, la posizione di uno di questi fu stralciata. Ovviamente e contestualmente fu irrogato il daspo, ormai una prassi anche quando gli eventi avvengono in spazi distanti dall’evento calcistico.

Dopo l’iniziale conferma dei provvedimenti da parte del GIP, atto che il più delle volte è una formalità su cui raramente, per non dire mai, vengono valutate le memorie difensive dei diffidati, i legali avevano fatto immediato ricorso al TAR avverso a tale decisione. La prima delle conseguenze del lavoro dei legali fu, che per 4 degli 8 indagati, il daspo venne ridotto in un primo momento, per poi arrivare all’annullamento dell’obbligo di firma. Ciò lo si può ritenere in qualche modo propedeutico alla notizia diffusasi nella giornata di ieri, ossia che, come detto, il procedimento a carico degli otto è stato archiviato e a questo punto, dunque, gli avvocati hanno ritenuto legittimo operare per chiedere anche la revoca dei daspo, visto che sono decadute le accuse e quindi il provvedimento di diffida viene ritenuto senza più validi motivi fondanti.