La domenica torna a profumare di calcio domenicale. Le emozioni non sono più quelle di un ragazzino, ma una partita giocata la domenica alle 15 fa sempre riscoprire sensazioni e ricordi ormai persi nel tempo. La partita in programma, tra l’altro. è una classica di quelle affascinanti al punto che rimanere a casa o pensare anche solo lontanamente di fare altro è pressoché impossibile.

Non si prospetta esattamente il pubblico delle grandi occasioni, visto che la squadra di casa si barcamena fra prestazioni altalenanti e non sta certamente entusiasmando in questo campionato di Serie B. Una bella giornata soleggiata contribuisce a rendere perfetta questa domenica dal sapore vintage, che rimarrà però fine a se stessa visto che dal prossimo turno si tornerà a giocare nei giorni più disparati, tra anticipi, posticipi e vari turni infrasettimanali.

Bel colpo d’occhio nel settore ospiti che risulta quasi tutto pieno, riempiendosi ulteriormente a ridosso del fischio d’inizio. Lo zoccolo duro del tifo avellinese si raccoglie dietro lo striscione “Avellino”, collocandosi nella parte inferiore del settore. Bella sorpresa quest’anno data dal tamburo che accompagna e coordina il tifo della tifoseria campani. Sempre belli in tutti questi anni, oggi la loro prestazione è stata sopra le righe ed  impreziosita dal tamburo, che ha contribuito a tenere vivo e su alti livelli la loro prestazione per quasi per tutti i 90 minuti. Solo la parte superiore ha spesso lesinato impegno nell’appoggia il gruppo principale, ma a tratti il settore – specie nelle manate – è stato davvero molto bello da vedere e sentire. Esordiscono con diversi cori contro Bari puntualmente ricambiati, con le due tifoserie che continueranno a punzecchiarsi ripetutamente nel corso della partita.

Capitolo Bari. Curva piena nella parte superiore, visivamente molto meglio delle ultime prestazioni. La partita era da “chiamata alle armi”, un classico appuntamento che il tifoso non poteva mancare. Bella la sciarpata iniziale condita da fumoni bianchi nella parte inferiore. Diversi striscioni, alcuni di questi a carattere goliardico verso i rivali avellinesi e una prova canora, visto il potenziale, che non ha entusiasmato nonostante l’incitamento non sia mai mancato nella parte centrale (ma sia stato poco seguito dal resto della Curva). Bandieroni sempre al vento e da sottolineare le rispolverate bandiera e pezza di Modena, una sezione tra le più antiche e assidue negli anni ’80 e ’90. Settore Est infine sempre attivo, sugli scudi in particolare con qualche bella manata.

Massimo D’Innocenzi.