Prima giornata di Lega Pro a Bassano tra i giallorossi locali ed il Pavia. In città c’è grande attesa tra i tifosi, dopo il campionato di Lega Pro Seconda Divisione vinto da capolista e mostrando un bel calcio.

Anche l’inaspettata partenza a razzo in Coppa Italia, in questa nuova stagione, ha gettato benzina sul fuoco: due vittorie in trasferta (a Vicenza contro i cugini 2-1 e a Livorno 4-2) hanno mandato la Virtus addirittura all’Olimpico per giocarsi i trentaduesimi di coppa contro la blasonata Lazio.

Per la prima volta nella sua storia il Bassano ha giocato a Roma, e non per un’amichevole ma per una partita ufficiale di Coppa Italia, una partita da dentro o fuori. Belle soddisfazioni per i tifosi che non hanno mai potuto vedere il calcio che conta.

Il sogno si è interrotto al 46° minuto quando Candreva ha segnato la prima delle sette reti (a zero) con cui la Lazio ha messo KO i giallorossi. Per la cronaca erano presenti circa 100 tifosi bassanesi che hanno vissuto la trasferta come un evento storico.

Ma torniamo a Bassano-Pavia: la partita si gioca alle ore 11.00 e questo già basterebbe a dire no, lasciamo perdere, non posso contribuire con la mia presenza a questo pazzo calcio moderno. È veramente strano (e aggiungo io assurdo) giocare partite di campionati professionisti alle 11 di mattina. Poi alla fine decido di ingoiare amaro e di andare, anche per non dargliela vinta. Si dice che chi tace acconsente, allora meglio esserci e ad ogni occasione possibile fare presente la propria contrarietà a tutti gli aspetti che hanno rovinato il calcio.

Arrivo al Mercante verso le 10:45, l’ambiente è molto tranquillo e non c’è nessuna ostilità nei confronti dei pochi tifosi pavesi presenti. Alcuni con le sciarpe biancoazzurre entrano in tribuna (dove si posiziona tutto il tifo di casa) per poi spostarsi nel lato opposto agli ultras bassanesi.

C’è da dire subito che la Nord pavese ha dichiarato con un comunicato che anche per quest’anno non intende sottoscrivere né la tessera del tifoso e neppure la Supporter card. Il comunicato precisa anche “Lasciamo comunque la libertà a chi non è parte attiva del gruppo di fare la propria scelta in quanto capiamo bene la voglia di seguire e sostenere il Pavia”.

Ecco quindi che al Mercante, sul migliaio di spettatori presenti 40 sono pavesi: una decina come detto vanno in tribuna, gli altri nei distinti, settore interamente riservato alle tifoserie ospiti. Solo una pezza, non appesa ma adagiata tra i gradoni, accompagna gli ospiti con il motto: “Sei Pavese? Allora tifa Pavia” con un “You’ll never walk alone” come sottotitolo.

Tifo pressoché inesistente se si esclude qualche coro “Pavia Pavia”, cosa che mi fa pensare che tutta la curva del Pavia (o almeno tutti i gruppi ultras) abbiano aderito alla linea dei “Ticinvm Papiae”.

Il Pavia in campo gioca bene, passa in vantaggio grazie ad un rigore di Cesarini al 37° del primo tempo e poi piano piano cala, pur giocando in 11 contro 10 per tutto il secondo tempo. Con un pizzico di fortuna (il Bassano sbaglia anche un rigore), riesce a portare a casa i primi tre punti della stagione che danno molto morale ed entusiasmo.

Gli ultras del Bassano, che molti ricorderanno con il nome di Boys Bassano, sono circa 15: pochi, pochissimi per una città come Bassano. È vero, a Bassano il movimento ultras è storicamente legato all’hockey e poi recentemente anche al basket. Inoltre siamo in provincia di Vicenza e il Lanerossi è una società gloriosa che, se pur in decadenza, ha ancora molti tifosi anche qui.

Ma tutto questo non toglie il fatto che sono oramai 10 anni che la società milita tra C1 e C2, e tante tifoserie, importanti o di secondo piano, hanno messo piede nella città del Grappa. Sarebbe bello vedere una curva con più gente a rappresentare degnamente Bassano. Questo nulla toglie ai ragazzi presenti, che anzi sono da elogiare per l’attaccamento mostrato ai colori.

Molti i loro cori, tutti ben udibili, ed incitamento presente per quasi tutti i 90 minuti. I numeri sono quelli che sono, però riescono anche a fare una bella sciarpata. Da notare che nel settore viene appesa solo una bandiera a scacchi giallorossi (nel secondo tempo anche rimossa): nessuno striscione e nessuna pezza. Da quando lo striscione Boys Bassano non è stato autorizzato (ma su questo mi riprometto di informarmi meglio), i ragazzi hanno deciso di non esporre più nulla. A dire il vero una pezza ce l’hanno, ma in questa partita (forse per contestare il fatto che si è giocato alle 11?!?), non è stata esposta.

La partita termina con i giocatori pavesi a festeggiare con i propri tifosi e con i bassanesi che comunque non possono avere nulla da rimproverare ai propri dopo questo ottimo inizio.

Marcello Casarotti.