Mille spettatori circa allo stadio “Pinto” per questa partita fra la locale Casertana e il Rende. Sono 44 i biglietti staccati in Calabria dai biancorossi che espongono le loro pezze, sventolano una bandiera e provano a fare la loro onesta parte, anche se dalla parte opposta del settore se ne percepirà più il movimento che l’impronta vocale. Indifferenza massima fra le due parti.

Nel settore caldo del tifo casertano saltano subito all’occhio alcune nuove bandiere che arricchiscono non di poco il colpo d’occhio cromatico, colmando gli spazi vuoti che ultimamente abbondano: a fronte di uno zoccolo duro di fedelissimi che resiste sempre al proprio posto, corrisponde immancabilmente una larga fetta di quel pubblico cosiddetto delle “grandi occasioni” che però non appare animato da altrettanto grande spirito.

Tifo abbastanza buono, tante le torce accese durante la partita quasi senza una logica, ma è stato comunque bello vedere costantemente una qualche luce accesa a contraddistinguere l’inestinguibile e sacro fuoco che sempre alberga nel cuore di ogni ultras.

Per il resto davvero poco altro da segnalare nemmeno in campo, dove la contesa s’è conclusa con uno scialbo 0-0 che fa forse più comodo agli ospiti, che restano così attaccati al treno dei playoff, a differenza della Casertana che resta invece ancora invischiata nelle sabbie mobili della zona playout.

Sicuramente più ricco di emozioni sarà invece il prossimo incontro che attende i casertani in quel di Castellammare di Stabia dove, dopo anni di gemellaggio fra le due parti, questa volta ci sarà ben altro clima ad attenderli. Per il Rende invece, derby casalingo contro il Cosenza, un derby in cui arrivano sicuramente meglio dei “cugini” da un punto di vista sia mentale che tecnico-tattico e che potrebbe valere la conferma ulteriore delle ambizioni di questo piccolo club che quest’anno si sta rivelando davvero molto combattivo.

Foto di Giuseppe Scialla.