Arriva la squalifica del campo e con essa la conferma di due pesi e due misure in Federazione.
Sims, un atleta di colore, viene fischiato dopo aver lui per primo insultato e provocato: risultato?
Giocatore impunito e squalifica del campo per “bu” definiti RAZZISTI.
È razzismo fischiare un avversario se l’avversario in questione è di colore? Se i “bu” sono per un italiano vengono invece accettati?
Non si possono definire razzisti i tifosi che da sempre osannano lo Zio Willie, non si può strumentalizzare ancora una volta il tifo.
Federazione che si dimostra vigliacca, ipocrita e schiava del denaro, con un solo ed unico obiettivo: fare cassa a discapito di chi ci mette infinita passione e partecipazione!
Purtroppo anche questa volta la “punizione” esiste per il solo scopo di incassare, strumentalizza il tifo, e come tutte le altre multe penalizza chi tifa per la propria città prendendo spunto da episodi e pretesti di ogni tipo.
Questa è una Federazione che provoca volontariamente con gli stessi arbitri, i quali si permettono di deridere una tifoseria a casa loro, forti delle sanzioni pronte ad essere elargite.
Una Federazione che permette a un giocatore qualsiasi di insultare i tifosi restando impunito, ma che è sempre pronta e tempestiva a multare i tifosi stessi, parte integrante del movimento.
Ci dissociamo dal razzismo, rivendichiamo il reciproco rispetto con atleti di colore e non, in giro per l’Italia, ma non di meno la nostra libertà di tifare e di difendere i nostri colori!
Non permettiamo ad una Federazione ipocrita di definirci razzisti.
Avanti Rieti contro la strumentalizzazione e gli articoletti da quattro soldi dei giornalai di turno.
RIETI non è razzista!
RIETI è passione, RIETI è lo Zio Willie, di colore e simbolo della nostra città!