Buona cornice di pubblico oggi al Braglia, dove finalmente si riesce a superare il tetto delle 5.000 persone, suddivise tra 2.341 paganti ed i consueti 2.919 abbonati.

Se dal punto di vista climatico, oggi a Modena è stata una giornata pressoché mite, sul piano di vista del tifoso modenese, questo sabato è stato un autentico inferno. Al mio ingresso nell’impianto modenese, la prima cosa che noto è il settore centrale della Curva Montagnani interamente vuoto. Al momento dell’ingresso delle squadre, si vede esposto lo striscione di contestazione che recita “45 minuti di tifo assente, per una squadra e società inesistente”, con un emblematico sciopero del tifo dello stesso settore modenese per tutta la durata del primo tempo.

A inizio ripresa, il tifo nella curva modenese fa il suo ritorno, non prima di aver esposto un altro striscione con su scritto “Meritateci!”. Purtroppo si vede poca compattezza, ma comunque il sostegno rimane accettabile, con cori dedicati alla squadra e di contestazione contro l’attuale dirigenza. A livello di colore si citano i consueti bandieroni fatti sventolare nella zona della balconata centrale. Da segnalare anche l’assenza degli striscioni dei gruppi 059 e Sez. Vignola (i primi li vedrò spesso sbracciarsi nei cori di contestazione).

Se in curva si decide di contestare per i primi 45 minuti, in gradinata laterale si opta per contestare durante l’intero arco della partita, con un emblematico “Fate più schifo del Tavernello”, esposto nel loro settore come unico segno distintivo dei gruppi organizzati.

Come detto in precedenza, in questo settore è diverso il tipo di protesta, fatto di cori di contestazione, esultanze simulate, conseguenti cori ironici (del tipo “salutate la capolista” e “lo squadrone ce l’abbiamo noi”) e diversi cori dedicati agli amici diffidati o al movimento ultras in generale, che si protrarranno per tutti i 90 minuti della gara.

Ma il picco della contestazione, di entrambi i settori, avviene nel momento stesso il cui la propria squadra riesce a subire due reti nei minuti di recupero. Difatti, nell’istante del gol vittoria del Cagliari, sia in Curva Montagnani sia in gradinata laterale, si abbandona il settore per proseguire la contestazione all’esterno dello stadio: una trentina di supporter gialloblu riesce ad entrare in sala stampa e ad avere un incontro con la dirigenza canarina. Tuttavia, varie testate nazionali parlano di porte sfondate e irruzione violenta degli ultras in zona mista, notizia assolutamente falsa. Ma la macchina del fango dei mass media nostrani nei confronti del movimento ultras, la conosciamo ampiamente bene.

Circa 150 i tifosi cagliaritani presenti in curva ospiti, pressoché la totalità residenti nel centro-nord dello Stivale. Presenti vari striscioni di club ed appunto la sezione NORD ROSSOBLU in balconata. Eccetto una discreta sciarpata e qualche coro secco sporadico, c’è poco da segnalare per quanto li riguarda: l’assenza dello storico gruppo degli Sconvolts, da sempre ostile alla tessera del tifoso, è decisamente evidente.

Tutto tranquillo tra le due tifoserie, con i tifosi ospiti che, in occasione dei vari cori ironici della gradinata modenese, hanno applaudito in varie occasioni i geminiani di questo settore.

Per concludere questa tifocronaca segnalo anche il minuto di silenzio in versione 2×1 dedicato alla memoria delle studentesse scomparse in Catalogna e dedicato alla vittime degli attentati di Bruxelles. A questo punto andava anche ricordato il terribile attentato in Iraq, in cui sono morte 41 persone che stavano assistendo ad una partita di calcio, ma in questo paese le vicende sono tristemente classificate tra Serie A e serie B.

Francesco Passarelli.