A due anni esatti dalla sua scomparsa, Cosenza ricorda il suo eroe calcistico Gigi Marulla, attraverso i cui piedi sono passati tanti momenti storici del calcio rossoblu, come il goal nello spareggio di Pescara nel 1990-91, che salvò il Cosenza e sprofondò nel baratro della C gli odiati rivali salernitani. Marulla c’era anche in quel Cosenza che sfiorò la Serie A nel 1992 perdendola amaramente al “Via del Mare” di Lecce, all’ultima giornata. C’era anche a Padova nel 1996-97 e riuscì perfino a segnare, a tempo scaduto, il goal che poteva valere la salvezza, ma al 49′ il Padova pareggiò con Lantignotti e per i Lupi fu Serie C.

Marulla se ne andò, in maniera inaspettata, a soli 52 anni, per via di un infarto. Ma quando si instaurano rapporti d’amore così viscerali tra un calciatore e la sua piazza, rapporti che nel calcio d’oggi sono eccezioni e non più la regola, con il fattore umano inevitabilmente in subordine alle esigenze del mercato, la semplice storia calcistica diventa mito indimenticabile. Girando per la città si possono ancora trovare fortissime le tracce e i ricordi del bomber Marulla, dal suo nome che irrompe prepotentemente in qualsiasi discorso sulla storia calcistica ai disegni sui muri: uno dei più belli ed evocativi, quello in cui un Marulla in maglia rossoblu va via e lascia vuota la cornice della sua “figurina” della Panini.

Il vuoto rimasto è quello fisico, quello che per la caducità umana non può essere eterno, ma l’eredità calcistica e umana di Marulla, le emozioni, le gioie regalate al popolo cosentino, le delusioni condivise, lo rendono immortale nel cuore e nei pensieri della sua gente. Da qui l’iniziativa degli “Anni Ottanta”, che in occasione del secondo anniversario della sua scomparsa, hanno issato uno dei loro bandieroni, raffigurante proprio Gigi Marulla, sul ponte di San Francesco da Paola. Una sorta di incoronazione simbolica su uno dei monumenti simbolo della città, dietro al quale si apre allo sguardo il panorama di Cosenza vecchia, la città di cui, in campo, Gigi Marulla è stato il re.