Cosenza-Pordenone era la partita delle mille speranze ma che poi, alla resa dei conti, sancisce l’uscita rocambolesca della squadra calabrese da questi playoff di Lega Pro, proprio ad un passo dalle “Final Four” che almeno e a prescindere avrebbero regalato la gioia di tornare in trasferta in uno stadio di rango come il “Franchi” di Firenze.

Il “San Vito – Marulla” offre una cornice di pubblico sicuramente di altra categoria per questa gara odierna contro il Pordenone. Tribuna A e Curva Bergamini confermano quanto di buono hanno fatto vedere nel corso di tutta la stagione calcistica. Gli “Anni ’80” ancora una volta colorano la tribuna con bandierine e striscioni per sottolineare il loro amore verso il rosso ed il blu, i colori della loro tradizione. Proprio questi colori fanno da cornice in tutto lo stadio, con una curva altrettanto imbandierata e colorata.

La squadra viene sostenuta da entrambi i settori ove assiepano gli ultras calabresi, senza soste di sorta, neanche durante i 15 minuti di riposo e ben oltre il triplice fischio finale: Cosenza ha dimostrato di avere fame di calcio, di quel calcio che conta, sfortunatamente perduto negli ultimi passi del lungo cammino disegnato dalla nuova (discussa eppure fortunata) formula dei playoff.

A questo punto già si pensa al prossimo inizio di campionato e a come riempire il prossimo periodo estivo lontano da quei gradoni: è stata una bella stagione e sarebbe ancor più bello per questa realtà riuscire a replicarla o, addirittura, migliorarla.

A fronte delle quasi 12.000 unità calabresi, presenti 9 encomiabili tifosi del Pordenone che, nonostante l’esiguo numero, non si scoraggiano e sostengono la propria squadra con tutta la generosità possibile, pur consapevoli che i cori issati non potranno arrivare né in curva e in Tribuna e nemmeno ai propri beniamini in campo, ma fanno fino in fondo il loro dovere ed è comunque un’esperienza formativa importante per la loro tifoseria, oltre che una bella soddisfazione calcistica per essere arrivata fra le ultime quattro che si contenderanno fino all’ultimo pallone l’unico posto vacante rimasto per accedere in Serie B.

Una bella giornata di calcio insomma al Marulla, dove si sono vissute tutte le emozioni che può racchiudere un incontro di calcio.

Gianluca Romita.