Non c’è mai fine al ridicolo. Quello che stiamo vivendo in questi momenti a Novara è l’esempio dell’inettitudine di chi millanta di essere in grado di garantire la “sicurezza” negli stadi. Non ci è stato concesso l’ingresso dello striscione “Spik vive” per questo abbiamo deciso di non entrare allo stadio e ripartire alla volta di Terni. Risulta evidente che davanti a certe situazioni le parole sono superflue, ma sono utili a far comprendere a tutti in quale stato versa oggi il calcio e sopratutto ci rende sempre più orgogliosi dei nostri valori. Convinti che il tempo mette ognuno al proprio posto, ogni re sul suo trono e ogni pagliaccio nel proprio circo.

Curva Nord Terni