Poteva succedere ed è successo. Succederà di nuovo, è inevitabile. Se a febbraio fai disputare un turno infrasettimanale alle ore 20:30 è probabile che qualche incontro non si possa disputare. Ed è quello che è avvenuto in questo turno dove a Bari, Perugia, Brescia e Pescara le partite sono state rimandate a data da destinarsi a causa del freddo e della neve che in alcune zone hanno picchiato duro. Ad Empoli la temperatura è rigida ma fortunatamente neve e pioggia non sono minimamente pervenute, gli spettatori si presentano vestiti modello settimana bianca con qualcuno che si munisce pure di coperta. Niente da eccepire, visto che i giocatori delle due squadre presenti in panchina, oltre alle coperte, hanno giubbotti e cappelli che praticamente gli lasciano scoperti solo gli occhi.

Maratona che si presenta con il solito bel gruppo nella zona centrale dove stazionano i Desperados, mentre nell’estremità del settore gli Young Ultras sono ormai una presenza stabile e colorata, visto che partecipano attivamente ai cori e non mancano di tanto in tanto di mostrare qualche bandierina. L’età gioca dalla loro parte!

A differenza di altre occasioni, il tifo empolese parte in concomitanza dell’inizio delle ostilità, un paio di cori per la squadra chiariscono il feeling con la stessa, poi il tifo vive di folate improvvise e si stabilizza su livelli più che sufficienti. Buono il colore offerto dai soliti bandieroni, ottimi alcuni battimani anche se in questa serata è il sostegno vocale che fa la differenza, con alcuni cori fatti parecchio bene e seguiti da una bella porzione di Maratona. Da segnalare pure lo striscione per i quindici anni dei Cannoli Azzurri, anche per loro c’è da menzionare una presenza quasi costante che tra le mura amiche non passa certo inosservata.

Ospiti che vengono condizionati sicuramente dal giorno lavorativo, gli irpini portano in trasferta sempre numeri discreti ed al netto delle difficoltà, anche in questa serata riescono a fare una bella macchia verde nel settore ospite del Carlo Castellani. Come già in altre occasioni, anche in questa serata c’è da imputargli poco dal punto di vista del tifo, visto che nei novanta minuti dell’incontro sono rarissimi i momenti di silenzio. Belli a sentirsi con i cori che vengono ripresi da quasi tutti i presenti, anche a vedersi non sono affatto male con le tante bandiere che a tratti vengono sventolate all’unisono. Gli irpini sono un rullo compressore, alternano cori secchi a quelli più melodiosi che vengono tenuti alti per diversi minuti, il mix è vincente con lo zoccolo duro degli ultras che non smette un secondo di incitare la squadra.

Quando la partita sembra ormai vinta dalla squadra di casa, all’ultimo tuffo l’Avellino acciuffa il pareggio per la gioia dei propri tifosi che si lasciano andare ad un’esultanza incontrollabile. Al termine della partita, la squadra biancoverde si porta sotto il settore e c’è il rituale lancio di magliette e pantaloncini con gli ultras che dedicano gli ultimi cori ai giocatori.

Sull’altro versante si mastica amaro, i tre punti sembravano in saccoccia ed invece ci si deve accontentare del pareggio. Tifo azzurro che a ben vedere si è protratto fino al novantesimo, in alcune fasi del secondo tempo con ottimi risultati. Una delle miglior prestazioni della Maratona che ha saputo unire calore e colore.

Tra le due tifoserie completa indifferenza anche se il pareggio ottenuto in extremis fa infuriare qualche tifoso azzurro che lancia qualche offesa isolata ai biancoverdi mentre lasciano il settore.

Valerio Poli