Partiamo da un presupposto: la Puglia è una regione dove l’ultras è di casa ovunque, con una variegata presenza di realtà vive e vegete che negli anni hanno saputo mantenere un proprio livello più che dignitoso. Senza fare una classifica di merito, che sarebbe personale e inficiata da notizie di terza mano: dire comunque che Lecce, Bari, Taranto a loro modo sono realtà che poco o nulla hanno da invidiare alle grandi tifoserie metropolitane, non mi pare un’eresia.

Ma accanto a questi grossi centri non bisogna dimenticare altre realtà calcisticamente minori che negli anni si sono confrontate nella serie cadetta, con valide rivali, come Barletta o Andria, senza per questo piegarsi su se stesse e soprattutto senza dimenticare che fare l’ultras quando si è nel Tacco dell’Italia, non è proprio cosa vantaggiosissima: i viaggi son sempre piuttosto lunghi e le ore fuori le mura amiche possono diventare giorni. Non siamo a livello di Sicilia e Sardegna, comunque abitare in Puglia vuol dire che quando c’è da andare in trasferta, è quasi sempre un viaggio da intraprendere con la dovuta calma.

Detto questo, Foggia è una di quelle tifoserie che non ho spesso sotto osservazione, per un motivo di posizione geografica, ma nel recente passato mi ricordo i Satanelli a Pisa fare un’ottima figura. Da quel che si dice in giro, in questa stagione stanno collezionando delle buone prove lontano dalle mura amiche ed anche in questo pomeriggio ad Empoli si attende un discreto numero di tifosi rossoneri.

Il buon numero è in realtà una piccola invasione perché i pugliesi che raggiungono Empoli vanno numericamente ben al di là di ogni più rosea aspettativa. Ovviamente, e le bandiere a due aste ce lo ricordano, non sono pochi quei tifosi che raggiungono la Toscana dalle più svariate città italiane ma lo zoccolo duro del tifo rossonero, raccolto dietro gli striscioni “Curva Sud Foggia” e “Curva Nord Foggia”, provengono sicuramente dalla lontana Puglia. Onore perciò ai presenti, che si sobbarcano un viaggio mica da ridere.

Qualcuno potrà obiettare che gli ultras presenti potrebbero essere una minoranza, e se per quanto riguarda l’apporto numerico cifre alla mano e foto non mentono, sull’aspetto qualitativo dei presenti bastava essere presente per scacciare i cattivi pensieri. I foggiani partono con il tifo durante il riscaldamento della squadra: qualche coro, le prime bandiere che tendono ad alzarsi ed il top che lo si raggiunge quando i giocatori si dirigono sotto il settore per il tradizionale scambio di saluti.

Poi inizia la partita, con i foggiani che accolgono le squadre con una bella sciarpata unita allo sventolio dei numerosi bandieroni, infine parte il tifo che è un autentico rullo compressore: poco da dire, sentire cantare e sostenere la squadra in questa maniera ti riappacifica con il mondo ultras vecchia maniera, non c’è un momento di silenzio in tutta la partita, i cori sono lanciati e ripresi da tutto il settore ed in alcuni casi da entrambi i settori, c’è una disponibilità ed una voglia di mettere il proprio timbro sulla prestazione che in questo pomeriggio ha fatto la differenza. Manate, torce, bandieroni e poi ancora tanta voce, poco da eccepire, nessun neo da trovare e se proprio si vuol essere estremamente pignoli, dopo il terzo gol incassato dalla squadra c’è stata una leggera flessione, ma roba di qualche minuto, infatti anche nel finale si son sentiti cori assomiglianti a boati con la ciliegina della seconda sciarpata della giornata.

Insomma, una grande prestazione, difficilmente migliorabile sia nei numeri, sia nel sostegno vocale, sia per il colore offerto, prestazione che risponde a quelle persone che pensano e vogliono credere che gli ultras siano ormai estinti. Magari l’ultras cambia, si evolve, forse in alcune fasi c’è o c’è stato un impoverimento culturale derivante dalle nuove forme repressive introdotte, ma innegabilmente ad ogni latitudine c’è sempre la voglia di appropriarsi di una zona di stadio e di imporre il proprio credo. In casa come in trasferta.

Padroni di casa che in questo pomeriggio fanno fatica a farsi sentire a causa degli ospiti rumorosissimi, ma la Maratona inferiore non fa mancare il proprio apporto, anche se la partenza è piuttosto fiacca. Durante la partita il tifo prende vigore, un paio di bandieroni vengono sventolati in zona Desperados e qualche bella manata coinvolge una bella fetta di maratona.

Tra le due tifoseria indifferenza assoluta.

Valerio Poli.