È diventata una piccola piacevole prassi in tanti stadi da Rimini a Civitanova, da Treviso a Macerata passando per Vicenza ed in tantissimi altri posti laddove alle mancanze dell’amministrazione pubblica sono spesso i tifosi a sopperire. Gli ultras, a voler essere specifici, quella stessa bistrattata categoria usata solo per accalappiare click e poi sublimata in un più generico “tifosi” allorquando si rendono autori di (tanti) gesti encomiabili come questo.

Ad Ercolano, nel piccolo stadio “Raffaele Solaro” che da qui a breve ospiterà le gare interne dell’Ercolanese, neo promossa in Serie D, gli ultras si sono armati di guanti, secchi, pale, pennelli e vernici ed hanno rimesso a nuovo tutto l’impianto. Raccogliendo immondizia, pulendo, verniciando muri scrostati, ravvivando con murales il grigio del perimetro dello stadio. Tutto poi finanziato con i propri soldi: non c’è cosa più spocchiosa che ascoltare tifosi di sport con lo stesso seguito numerico della “Sagra della rana in brodetto” che ti vengono a dire “Eh, ma nel nostro sport di gentiluomini non ci sono mica tutti questi problemi di ordine pubblico come nel calcio…”. Grazie, nemmeno nel deserto ci sono tutti questi incidenti d’auto. Men che meno, in questi versanti di auto-referenziale superiorità morale, dove il massimo esempio di correttezza del pubblico è comportarsi da perfetti consumatori, non si sono mai visti esempi di impegno e partecipazione alla causa comune come nel calcio. Questo va sottolineato con forza, meriterebbe titoli a nove colonne, strillati come quando lor signori cianciano sulla “follia ultrà” spesso decontestualizzandola o strumentalizzandola.

Inutile perdersi in analisi sulle mancanze di chi, per delega e per tasse ricevute dagli stessi cittadini, dovrebbe provvedere in luogo loro a realizzare questi lavori. Un plauso ai ragazzi di Ercolano, ai ragazzi che in ogni città, in ogni stadio, si prodigano fattivamente per dimostrare quanto di più profondo ed umano ci sia dietro il luogo comune che i media spacciano per ultras.

Matteo Falcone.

Foto provenienti dalla pagina facebook “Ercolanese“.