Dopo 17 anni ritorna il derby fra Ferrara ed Cento al cospetto di circa 3.000 spettatori con il palazzetto quasi del tutto esaurito per questo evento. Rimane solamente vuoto un pezzo dei distinti, usato come zona “cuscinetto” per separare i tifosi di casa dagli ospiti.

La tifoseria ospite risulta quasi in maggioranza visto che, oltre al settore comunemente riservato agli ospiti, viene loro riservata una parte dei distinti. Determinante in tal senso la vicinanza fra le due città, divise da quasi 40km, distanza coperta con diversi pullman e da una carovana di automobili.

Presente anche un buon servizio di sicurezza composto da diversi enti delle forze dell’ordine, schierate sia al di fuori del palazzo che al suo interno, dove si sono solamente limitate a calmare i tifosi più accaldati in alcuni momenti topici della gara.

Tornando alle due tifoserie, poco prima della palla a due si fronteggiano a colpi di cori offensivi e con alcuni striscioni che ricordano i vecchi derby. In Curva Nord, feudo della tifoseria di casa, viene aperto un piccolo striscione con scritto “Cento (FE)” per sottolineare la sottomissione anche amministrativa della città rivale al capoluogo di provincia, striscione che colpisce evidentemente nel segno visto che manda su tutte le furie i tifosi centesi.

La partita finisce con la vittoria di Ferrara in una partita combattuta in cui alla fine, con un recupero inaspettato, vince facendo esplodere l’adrenalina del pubblico casalingo, soprattutto nei distinti, che si scaglia verso i centesi ma con il confronto che resta circoscritto alle offese e ai gestacci.

Luigi Bisio