Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

La seconda giornata di queste mie Final Eight di Coppa Italia di pallacanestro vede un mio cambio di strategia: onde non farmi incastrare dai tremendi orari della Linea Verde della metropolitana di Milano, decido di riprendere Saronno come mio capolinea del treno, il che mi garantisce una maggiore copertura di orari.

Cantù e la favorita Milano non ci sono più, quindi, ora più che mai, l’esito di questo trofeo è incerto. Almeno oggi, un piovoso Sabato di inizio Febbraio, si inizia alle 18 e, ovviamente, cambia la mia organizzazione: niente notebook al seguito ma le sole macchine fotografiche, come da personale tradizione. Arrivare da Saronno e prendere la M2 da Cadorna è tutta un’altra faccenda rispetto al giro assurdo fatto nella prima giornata. Scesi gli scaloni della metro, poi, con insolita fortuna arriva subito la corsa per Assago. Al contrario di ieri, stavolta, ci sono tanti tifosi diretti al palazzo dello sport. In tempo quasi da record arrivo in un capolinea ultra presidiato dai controllori, i quali chiaramente cercano di approfittare dell’evento per battere cassa (e a vedere dalla gente fermata, in parte ci riescono).

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Ormai, conoscendo gli accessi, vado spedito al mio varco, dove entro senza problemi. I problemi, semmai, iniziano dentro: l’imponente servizio di security (e relativi bodyguard) è molto più asfissiante e scrupoloso rispetto all’aria rilassata del giorno precedente. La puntata di “Sceriffi per un giorno” è iniziata anche per loro, con l’ossessivo controllo del pass anche se ti vedono passare per la ventesima volta. Personalmente, sento tutta la stanchezza del giorno prima, e la mia genialata è di cominciare a bere birre in rapida sequenza per “riprendermi”. La scelta è una mazzata: se prima non ero lucido ora comincio ad avere palpebre pesanti e muscoli pronti ad abbandonarmi in qualsiasi momento. Ma ormai è una sfida, fisica e mentale, e andrò fino in fondo a queste finali.

 

Semifinale 1, ore 18:00, Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

So già dove piazzarmi per ottenere una buona visuale verso i settori destinati al tifo organizzato. I Brindisini vengono collocati esattamente dove stavano il giorno prima, mentre i Senesi (si capisce dallo schieramento di steward, anche se loro non sono ancora arrivati) vengono messi nella stessa curva del Venerdì ma sul versante opposto. Quello che non cambia è l’idea di forte isolamento dei gruppi ultras rispetto al pubblico normale. I prezzi per oggi sono notevolmente lievitati, anche se non possiamo definire questo primo incontro eccessivamente vuoto, specie se si considera che arrivano due squadre non propriamente provenienti da dietro l’angolo.

Già dal riscaldamento, tifosi neutrali a parte, si evince la maggioranza netta di Brindisini nelle due tribune, la maggior parte sicuramente costituita da trapiantati nel settentrione. Nel settore riservato esclusivamente ai biancoblu, invece, i tifosi del giorno prima sono raddoppiati, più altri ancora nell’adiacenza in basso del secondo anello: una presenza importante per una realtà emergente della nostra pallacanestro. Dietro al semplice striscione “Brindisi” si raggruppano gli animatori del tifo, tutti provenienti dalla Puglia; per loro, come nel giorno prima, la sfida è di coinvolgere al meglio le persone del Nord non abituate a cantare i cori della curva. Dalla parte opposta la “Brigata” deve ancora arrivare ma, seguendo lo stesso copione dei quarti, gli “Ossi duri” precedono tutti e appendono il loro striscione.

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Per veder arrivare i ragazzi provenienti da Siena devo aspettare la palla a due, causa evidente ritardo del loro pullman: nel settore ci saranno una sessantina di unità (più qualche decina di tifosi nelle tribune), si posizionano dietro lo striscione “Brigata” e danno da subito nell’occhio per la loro idea di compattezza. Come da loro stile, i Senesi tifano con grandissima continuità, voce alta e mani sempre alzate sopra le spalle, una loro caratteristica che li rende sempre fotogenici. Il discorso intrapreso dalla Brigata dopo lo scioglimento del Commandos sembra stia producendo veramente buoni frutti. Nel settore dei Brindisini si fa senz’altro più fatica a coinvolgere tutti gli effettivi provenienti da più angoli d’Italia ma, nonostante tutto, il risultato è veramente buono. Alcuni cori rimbombano veramente potenti, e spesso vengono accompagnati con le mani anche dai tanti tifosi nelle due tribune, quasi tutti con la loro maglia bianca commemorativa. Manca la continuità “al secondo”, ma nel complesso la prova dei biancoblu è senz’altro da apprezzare.

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Nel basket, di solito, si dice che il risultato è in bilico fino all’ultimo, e capovolgimenti e rimonte sono all’ordine del giorno: in questo caso non è così. Il distacco iniziale di Siena risulterà definitivo durante tutto il resto dell’incontro. La svolta avviene subito nel primo quarto, grazie non solo ad una buona Mens Sana, ma ai tanti errori di tiro da parte di Brindisi. Il primo parziale dice 20-10 a favore dei biancoverdi. Il secondo quarto è equilibratissimo quanto spettacolare, con tanti canestri messi a segno, da una parte e dall’altra; lo score di questa seconda frazione dirà 25 Brindisi e 24 Siena, e le squadre rientrano negli spogliatoi con un complessivo 44-35 per la Mens Sana.

Oggi in particolare, tra un intervallo e l’altro, ma anche tra due partite, si alternano momenti di svago animati da personaggi da caravanserraglio che nessuno, a parte qualche quindicenne drogato di Italia1 e di MTV, si sognerebbe mai di prendere sul serio nella vita reale. Guardo questi tipi per chiedermi cosa c’entrino con queste Final Four e con lo sport in generale, ma è inutile far polemica: questo è uno sport americano e in quanto tale prenderà sempre i peggiori spunti dall’altro continente. Solo il nostro modo di tifare ci salva dai popcorn poggiati su pance allegre.

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Dopo la pausa la partita riprende più vibrante che mai: di tanto in tanto Brindisi sembra poter rientrare, ma Siena riesce sempre a ribattere colpo su colpo. La sensazione generale è che l’equilibrio non sia poi così stabile, e lo capisce anche la tifoseria brindisina, la quale, con molto entusiasmo e propositività, cerca di trascinare il proprio roster verso la svolta della partita. Niente da dire su questi Brindisini, realtà nuova e nello stesso tempo impregnata dell’entusiasmo tipico di chi ha appena cominciato ad assaggiare i palcoscenici importanti. I Senesi, invece, tanto davano prima e tanto danno adesso, senza segno di cedimento alcuno. Il risultato è sempre a loro favore, e questa è una vitamina in più. Personalmente mi alterno sotto ai due settori, e non vengo mai deluso da nessuno.

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Brindisi – Mens Sana Siena 80-89

Fatto piuttosto insolito, sia il terzo che l’ultimo quarto terminano in parità (20-20 e 25-25), e questo si trasforma in un consolidato successo di Siena, la regina assoluta degli ultimi anni, assolutamente restia ad abdicare. La partita termina col punteggio di 80-89, ma per Brindisi sono solo applausi, convinti, da parte dei propri supporters. Grande gioia invece per Siena: tutti gli anni si ridimensiona nel budget, vende i pezzi pregiati ma poi è sempre lì, dove altri non arrivano spendendo il quintuplo. Per i ragazzi della Brigata, artefici, fin qui, di ottime presenze e di ottimo tifo, arriverà la durissima terza trasferta in tre giorni ma, ovviamente, avranno molti più compagni di viaggio.

 

Semifinale 2, ore 20:30, Dinamo Sassari – Reggiana  92-86

Dinamo Sassari-Reggiana  92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Dinamo Sassari-Reggiana 92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Le mie condizioni in termini di stanchezza, dopo Brindisi-Siena, sono critiche. Approfitto di quel poco di pausa che mi è concessa per rischiararmi le idee e cercare sollievo fisico. Dove non poté la birra poté un semplice thè caldo, preso quasi per disperazione pur di trovare un elisir in grado di riacchiappare la mia lucidità perduta. Il bis è d’obbligo e dopo sono quasi nuovo di zecca per affrontare questa mia ultima partita delle semifinali, l’ultima in orario serale.

Finora ho visto cinque incontri, e in tutti quanti la presenza delle tifoserie c’è sempre stata, variando da quella massiccia dei Canturini a quella simbolica, per motivi di contestazione, dei Veneziani. Stavolta, lo anticipo subito, da Sassari non arriveranno tifosi organizzati né, soprattutto, ci sarà lo striscione del Commando. Probabilmente era impossibile organizzare una tre giorni dalla Sardegna, e quasi nessuno avrebbe scommesso sul passaggio del turno contro Milano, requisito fondamentale per prenotare una notte da qualche parte e presenziare anche il giorno dopo. Un vero peccato, poiché, nello spicchio riservato quest’oggi ai Sardi, tifosi non ne mancano, essendo una sessantina nel loro distinto, con una bandiera sarda appesa più un paio di sciarpe messe accanto.

Dinamo Sassari-Reggiana  92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Dinamo Sassari-Reggiana 92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Dalla parte opposta, invece, i Reggiani vedono un mutamento significativo rispetto alla giornata precedente: il settore degli ultras sfonda il centinaio di unità, con molto colore (anche grazie alle maglie commemorative della Coppa Italia indossate dalla maggior parte dei presenti), mentre non c’è la stessa ingente presenza di granata nelle tribune. Tuttavia, sono almeno un migliaio in tutto i tifosi provenienti dalla città del Tricolore, numeri assolutamente importanti. Tra gli ultras, come nella giornata precedente, non ci sono striscioni che indicano le sigle di qualche gruppo. Probabilmente alcuni fatti recenti hanno lasciato il segno, portando la curva in un periodo di transizione. Nelle due tribune da segnalare anche numerosi tifosi della Dinamo. Il Forum non risulta assolutamente vuoto, almeno nei primi due anelli di tribuna, ma tutto il resto (distinti ospiti a parte) lo è. Si comincia a delineare un parziale insuccesso della manifestazione in termini di biglietti staccati, nonostante manchi ancora la finale della Domenica.

Dinamo Sassari-Reggiana  92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Dinamo Sassari-Reggiana 92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Pronti, via. I Reggiani partono a mille, coinvolgendo ben più del loro settore, con le tribune a battere costantemente le mani per accompagnare i cori provenienti dal distinto. I Sassaresi, tutti seduti, se ne stanno zitti per la maggior parte del tempo, intonando, di tanto in tanto, qualche coro secco. Come da netto pronostico, Sassari parte meglio e comincia a staccare la Reggiana, penalizzata da diverse assenze. Il primo parziale è un non pesantissimo 26-19. Il pubblico granata ci crede e non smette mai di incitare il proprio quintetto. Non cambia di molto la partita nel secondo quarto, con Sassari avanti ma ribattuta colpo su colpo da una frizzante Reggiana, decisa a giocarsi a viso aperto ogni singola carta nel proprio mazzo. Pochi errori da una parte e dall’altra, e si va a campi invertiti sul punteggio di 53-45

Dinamo Sassari-Reggiana  92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Dinamo Sassari-Reggiana 92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Dopo la solita esibizione di personaggi stravaganti, si torna sul parquet per decidere chi dovrà affrontare Siena in finale. I Sassaresi ci credono ed incitano abbastanza spesso la loro squadra, partecipando molto attivamente alle fasi del gioco (pur ricordando che parliamo di normalissimi tifosi). I Reggiani hanno disputato e continuano a disputare delle ottime finali, e vogliono arrivare fino in fondo. Comunque andrà a finire, in termini di numeri, questa sarà stata la loro edizione.

La squadra emiliana continua a tenere alla grande sul parquet, ma il copione è molto simile a quello della prima semifinale: il distacco iniziale non si riesce a colmare, nonostante, in alcuni frangenti, la Reggiana sembra in grado di riportarsi in parità. Sotto il tifo incessante degli ultras reggiani, accompagnati dai loro tamburi, il terzo periodo termina 74-65. Anche se solo di un minimo, Sassari sgranocchia sempre quel punticino in più capace di fare la differenza.

Dinamo Sassari-Reggiana  92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Dinamo Sassari-Reggiana 92-86, F8 Coppa Italia 2013/14

Nell’ultima parte della partita Reggio cerca di mettere il cuore oltre l’ostacolo e le tenta tutte per rientrare in corsa, e in parte fa anche meglio della Dinamo. Ma i Sardi sono sicuramente più brillanti e non si fanno mai prendere da attacchi di panico. Il destino è nelle loro mani e non vogliono certo lasciarselo sfuggire. Nei minuti finali il tifo della Reggiana accende il Forum, nel tentativo disperato di rientrare in partita. Niente da fare, festeggia Sassari vincendo col punteggio di 92-86, solo sei punti ma quanto basta per aspirare al paradiso. I biancoblu vedono la storia all’orizzonte, e sicuramente in Sardegna già si starà cercando, disperatamente, di raggiungere Milano per non lasciare sola la Dinamo. A Siena, invece, si dormirà molto poco, perché i pullman sono già pronti per partire, chi per la terza volta in tre giorni e chi per la prima.

Testo e foto di Stefano Severi.