In questo turno infrasettimanale di Serie A allo stadio A. Franchi di Firenze si contrappongono le compagini della Fiorentina e della Lazio.
Una classica del calcio italiano.
Le due squadre, seppur con ambizioni diverse, hanno necessità di fare risultato. Si prospetta quindi una partita avvincente sia in campo che sugli spalti.
Il clima a Firenze è ottimale questa sera, sia la Fiesole che il settore ospiti sono al gran completo, ci sono tutti i presupposti per una bella serata di tifo.
Immancabili, e arrivano con grande anticipo rispetto all’inizio della partita, sono i reciproci cori di sfottò tra le due tifoserie.
Le squadre fanno il loro ingresso in campo e la Fiesole è davvero spettacolare, non sono da meno i Laziali che incitano i propri giocatori con dei cori che si riescono a udire distintamente nonostante la netta inferiorità numerica.
La gara, come da pronostico, risulta fin dai primi minuti avvincente. La Fiorentina resta in dieci uomini dopo solo pochi minuti, tra le vibranti proteste sia in campo che sugli spalti. La strada per i viola si preannuncia in salita ma solo sette minuti più tardi ci pensa l’arbitro a ristabilire l’equilibrio in campo.
Neanche il tempo per gli allenatori di riorganizzare le squadre in campo che i viola passano in vantaggio. Esplosione di gioia in Fiesole e in tutto il resto dello stadio.
La Fiesole, incontenibile, continua a spingere incessantemente la squadra e pochi minuti più tardi arriva il raddoppio su calcio di rigore.
Il settore ospiti, tranne per la parte centrale, resta ammutolito. Ma si sa, il calcio è tanto bello quanto imprevedibile. Con uno scatto di orgoglio la Lazio accorcia le distanze e il settore ospiti lentamente comincia a rianimarsi.
Quando sta per concludersi la prima frazione di gioco la Lazio riesce a trovare addirittura il pareggio. Il settore ospiti riprende totalmente vita mentre l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.
Se il primo tempo è stato un tripudio di emozioni, anche la seconda parte dell’incontro non sarà da meno. Le squadre in campo sostanzialmente si equilibrano, sugli spalti i tifosi viola, nonostante la doccia fredda subita al termine del primo tempo, continuano incessantemente a cimentarsi in cori a sostegno della squadra.
La difesa della Lazio viene messa a dura prova e la Fiorentina riesce a passare in vantaggio. Il boato dello stadio è impressionante e tifosi ospiti nuovamente ammutoliti. Ma le partite durano novanta minuti e nulla si deve dare per scontato.
Quando siamo abbondantemente oltre la mezz’ora infatti, la Lazio trova nuovamente il pareggio, per la palese delusione dei tifosi di casa. Sul fronte opposto il settore ospiti, per l’ennesima volta, si rianima e tutti compatti ricominciano ad incitare la squadra. Davvero pochi istanti più tardi ci pensa la squadra in campo a farli gioire: la Lazio ribalta il risultato, tra l’incredulità generale dei tifosi di casa.
Finirà così, la Lazio con grande cuore espugna Firenze. Ammirevole il comportamento dei presenti in Fiesole che, nonostante la delusione, prima che la squadra faccia rientro negli spogliatoi le ribadiscono il proprio sostegno incondizionato. Dall’altra parte del campo la squadra biancoceleste va a festeggiare e ringraziare i propri sostenitori.
Degno di nota uno striscione esposto dalla Fiesole a partita conclusa, per esprimere la propria vicinanza agli ultras del Catanzaro colpiti da alcuni DASPO dopo la partita contro il Catania.
La gara non ha bisogno di ulteriori commenti, sette gol in una partita ripagano ampiamente gli spettatori del prezzo del biglietto.
Sul fronte spalti la Fiesole non ha nulla da rimproverarsi anzi, sono stati davvero eccezionali. Hanno continuato a sostenere non badando mai al risultato in campo. I Laziali, tranne lo zoccolo duro, sono stati discontinui ma meritano comunque tanti complimenti per essere riusciti a riempire il settore ospiti del Franchi nonostante si giocasse in serale e per di più in una giornata feriale. Nel complesso tutto è stato perfetto, chi c’era deve reputarsi fortunato per il duplice spettacolo, in campo e sugli spalti.
Fabrizio Giannico