Oggi al PalaDozza si gioca il derby contro Forlì con circa 5.500 spettatori ma in cui rimangono purtroppo invenduti i circa 200 biglietti per il settore ospiti: il giovedì precedente alla partita infatti, il Casms ha deciso di vietarla ai residenti della provincia di Forlì e Cesena. Fra le due tifoserie non intercorrono buoni rapporti e in recenti incontri si sono verificati anche alcuni incidenti, resta però un vero peccato che questo derby veda alla fine, nel settore ospiti, meno di 10 tifosi che seguiranno la partita come fossero al cinema. Con un po’ di buon senso e di impegno da parte di chi di dovere, questa gara avrebbe potuto avere il tifo che meritava.

Dopo la presentazione delle due squadre e l’inno nazionale, viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Pier Francesco Betti, ex dirigente romano e Consigliere dell’LNP scomparso prematuramente all’età di 48 anni.

La Fossa, con lo striscione “06-12-1990 PER NON DIMENTICARE I RAGAZZI DEL SALVEMINI” ricorda il disastro aereo avvenuto a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, nel quale un areo militare cadde su un istituto tecnico causando la morte di 12 studenti e il ferimento di altre 88 persone.

Subito dopo altro striscione dalla parte del gruppo UNICI che incoraggia un tifoso che, una decina di giorni prima, è rimasto ferito in un incidente mentre si dirigeva a Brescia, al seguito della Salernitana.

Ottima la partecipazione del tifo biancoblu con cori, battimani (ormai famoso quello con le mani a destra poi a sinistra che imita il movimento delle onde) e una sciarpata finale che saluta la vittoria della squadra.
In campo vince appunto la Fortitudo, per quasi 3/4 sempre in svantaggio e poi capace di recuperare nell’ultimo quarto, mandando in delirio tutto il palazzo.

Testo di Luigi Bisio.
Foto di Francesco Passarelli.