corintianosSi avvicina l’ora dei Mondiali 2014 ed in Brasile la repressione si intensifica.
Le frasi sono sempre le solite, riportiamo le famiglie allo stadio, il calcio è uno spettacolo per tutti ecc.
Il tutto per giustificare il tentativo di eliminare i gruppi organizzati e trasformare gli stadi in enormi centri commerciali con spettatori ammaestrati.
Le ‘torcidas’ forti del loro appoggio popolare promettono battaglia.

Iniziamo con un articolo dal Brasile ove sono state ‘bandite’ due torcidas storiche Gavioes da Fiel e Torcida Indipendente.

 

A Gaviões da Fiel e Torcida Independente viene proibito l’ingresso negli stadi del Distretto Federale di San Paolo.

Misura adottata dalla Secretaria de Segurança, vale per due anni.

Altre torcidas saranno sanzionate prima dell’ inizio del campionato nella città di Sao Paulo.

La Secretaria de Segurança Pública del distretto federale ha divulgato nel pomeriggio di oggi un decrteto operativo che impedisce l’ accesso agli stadi delle torcidas organizzate Gaviões da Fiel, del Corinthians, e Independente, del São Paulo, il divieto valevole anche per tutti gli impianti sportivi del Distretto federale, ha durata di 2 anni.

Il motivo sono i recenti scontri nello stadio  Mané Garricnha nelle partite tra Flamengo e São Paulo del 18 di  Agosto, e Vasco – Corinthians, nell’ ultima domenica.

–  Vogliamo che il calcio sia uno spettacolo, pacifico con le famiglie nello stadio.

La partita tra  Vasco e Flamengo, con due torcidas rivali non ha registrato alcun incidente.

Ma dopo una partita dove tutto è stato tranquillo, negli ultimi due incontri si sono registrati incidenti causati dalle due torcidas citate.

Prendiamo un provvedimento drastico per dimostrare che non esiste tolleranza per i violenti nel Distretto Federale di Sao Paulo.

Così ha commentato il segretario della Secretaria de Segurança Pública, Sandro Avelar.

Il decreto non impedisce agli appartenenti delle due torcidas di assistere alle partite, ma non lo potranno fare in forma organizzata.

Non è previsto inoltre l’ assembramento dei gruppi nel raggio di 5 km dagli impianti sportivi, e l’ uso di bandiere striscioni e materiale con simboli delle torcidas.

La polizia federale e quella militare saranno incaricate di far rispettare il decreto.

Al di là del decreto, l’Ufficio di pubblica sicurezza Federale  ha annunciato che seguirà alcune raccomandazioni date dai pubblici ministeri, dopo gli incidenti dello stadio  Mane Garrincha.

Dalla prossima partita allo stadio, l’organizzazione dovrà consegnare alle autorità di sicurezza un registro dei soci delle torcidas con nome, cognome, fotografia, affiliazione, stato civile, professione, indirizzo e la scolarizzazione.

Inoltre sarà incaricato di individuare un elenco dei membri che saranno presenti allo stadio.

I nomi devono essere presentate almeno cinque giorni prima della partita.

I gruppi saranno divisi in tribuna da cordoni fatti dalla polizia militare.

– Abbiamo parlato e abbiamo optato per le misure da prendere e con un solo documento sono state formalizzate a tutti i procuratori federali e pubblici ministeri nel Distretto.

Crediamo che queste iniziative saranno sufficienti a prevenire tale violenza che abbiamo avuto nell’ultima partita – ha detto il procuratore della Repubblica, Carlos Henrique Martins Lima.

La Polizia Militare richiede il rispetto dello statuto delle torcidas.

Per quanto riguarda i tifosi che sono stati identificati come partecipanti negli scontri, il procuratore si aspetta il rispetto delle sanzioni previste dallo Statuto.

Leandro Silva de Oliveira, che faceva parte del gruppo di Gavioes da Fiel arrestati in Bolivia dopo la morte del tifoso boliviano Kevin Spada, e Raimundo Cesar Faustino, sono stati incriminati dalla Polizia Civile del Distretto Federale.

Essi hanno violato l’ articolo 41-B dello Statuto e, in caso di condanna, può essere applicato il divieto all’ accesso agli stadi per tre anni.

Anche se previsto dalla legge, non abbiamo notizia che questo divieto sia mai stato applicato in Brasile.

Ma la nostra idea è quella di applicare questo divieto in tutto il distretto di Sao Paulo.

L’Ufficio di pubblica sicurezza applicherà ai tifosi violenti l’ obbligo di firma presso le caserme nei giorni delle partite, questo ha detto il procuratore Carlos Henrique Martins Lima.

Un altro sostenitore che è stato identificato e  rinviato a giudizio è il ‘corintiano’ Cleuter Barros Barreto, anche lui era tra i 12 arrestati in Bolivia ed è stato riconosciuto nelle foto pubblicate dal quotidiano “O Estado de S. Paulo”.

Secondo l’ufficiale responsabile, Marco Antonio de Almeida, le immagini vengono analizzate per identificare altre persone coinvolte negli scontri.

– All’inizio della prossima settimana riceveremo elenchi di membri della tifoseria organizzata del Corinthians e Vasco, questo ci aiuterà nel processo di identificazione dei violenti, cosi  ha detto il delegato della polizia.

Sport People.