Ultima giornata di una stagione luci e ombre per la Roma, ufficiosamente conclusa la settimana precedente con la vittoria del derby che ha consegnato nelle mani dei giallorossi il secondo posto matematico. Una domenica che ha rappresentato una delle poche giornate rosee e soddisfacenti per i tifosi romanisti, i quali temevano un sorpasso all’ultima curva da parte dei rivali di sempre. In virtù di tutto ciò Roma-Palermo è gara utile solamente agli almanacchi, e sempre in virtù di ciò sarebbe stato molto apprezzabile se la società avesse deciso quanto meno di dimezzare i prezzi dei tagliandi per una sfida che assume, a tutti gli effetti, i tratti di un’amichevole. Peraltro sono molti i biglietti comprati nei mesi precedenti, tramite i canali telematici, da chi credeva che quest’ultima gara potesse essere foriera di successi che all’ombra del Colosseo mancano ormai da diversi anni.

Così, quest’oggi, a tenere banco è il goliardico corteo tenuto dagli ultras in zona Ponte Milvio per festeggiare la vittoria del derby e sbeffeggiare i cugini biancocelesti a suon di maschere carnevalesche e striscione Dolphins, in antitesi all’ormai celebre corteo pre-derby in cui i laziali hanno ospitato gli Sharks del Wisla Cracovia. Non manca poi l’eroe della stracittadina Yanga Mbiwa, rappresentato su una sedia in una posa che si potrebbe definire “papale” e preceduto dallo striscione “Ubi Yanga, minor cessat”, sorretto da improvvisati cittadini imperiali.

Clima ben diverso dentro lo stadio, dove prende forma, come da copione per il nostro calcio, una “non gara” in cui la Roma dà l’ennesima delusione stagionale ai propri tifosi. Il Palermo infatti vince 2-1, in pieno recupero, al termine di 90′ soporiferi. Una mancanza di rispetto, se ci si pensa, nei confronti di chi ha speso anche 70 Euro per assistere al match. Ovvio che il risultato non influisse sull’esito del campionato, ma per chi va allo stadio in fondo è sempre un piacere vedere la propria squadra quanto meno battagliera e non già in formato vacanze dopo un campionato mediocre.

Dal punto di vista del tifo, da registrare i soliti, esagerati, controlli ai tornelli, con buona parte della Sud che farà il proprio ingresso a partita iniziata. Perquisizioni minuziose, scarpe fatte togliere anche ai bambini e massimo rigore nei confronti di chi non ha un documento corrispondente al proprio abbonamento o biglietto. Chi sostiene che le curve siano zona franca dovrebbe farsi un giretto allo stadio Olimpico degli ultimi mesi. Idem chi parla a vanvera di famiglie allo stadio. Oggi, con una curva a 25 Euro, 40 minuti di fila per entrare e controlli da Gestapo o Stasi (scegliete a seconda dei gusti), voglio tanto sapere quale allegra famigliola opterebbe per le gradinate anziché per una bella giornata sulla battigia di Ostia con un’ottima coppetta fragole e panna in mano.

Se il leitmotiv della serata sono gli sfottò antilaziali, con altrettanto vigore viene ricordato Agostino Di Bartolomei, indimenticato capitano della Roma scudettata 1982/1983. Per tutti i 90′ sarà presente la sua effige sulla balaustra della curva, con cori in suo onore che di tanto in tanto raccolgono l’applauso di tutto lo stadio. Va ricordato che, al netto di chi oggi definisce i tifosi della Roma “fottuti idioti”, Di Bartolomei era solito dire “Esistono i tifosi di calcio e poi ci sono i tifosi della Roma”. Questo per sottolineare come cambino i termini, e in un passato, storicamente recente, in cui violenza e scorrettezza erano certamente maggiori nei nostri stadi, gli ultras e il pubblico in generale erano ritenuti un elemento in più e non una bocca da tappare per salvare baracca e burattini.

Nel settore ospiti presenti un centinaio di palermitani, senza nessuna forma ultras al seguito. Alternano qualche battimano a lunghi momenti di silenzio, abbozzando anche una sciarpata nel secondo tempo. Diversi i cori contro il Catania cui i romanisti prendono parte, sancendo un’amicizia che ormai esiste da diversi anni. Buone le prestazioni della Sud e dei gruppi situati nella parte alta della Curva Nord.

Per quest’anno dall’Olimpico è veramente tutto. Ringrazio Cinzia per l’aiuto che regolarmente mi dà per completare i servizi con la gallery fotografica.

Testo Simone Meloni
Foto Cinzia Lmr e Lorenzo Contucci