Grasshopper Club Zürich – BSC Young Boys   1 : 2 
Swiss Super League
19.05.2018, Stadion Letzigrund 8.500 spettatori
Partita senza grande valore sportivo, perché lo Young Boys, squadra della capitale Berna, è già matematicamente vincitore del campionato da qualche settimana. Tuttavia partecipo a questa gara con la speranza di vivere ugualmente momenti di grande emozione, considerando che questo è il primo titolo nazionale per l'”YB” da 32 anni.
Gli ospiti arrivano in circa 1.000 col treno, per dirigersi poi verso lo stadio in un corteo compatto scandito da tanti fumogeni. Il loro settore e lontano dall’essere riempito, ma si presenta rumoroso e colorato per tutta la durata della partita. Non solo con bandiere e striscioni, ma anche tramite l’uso abbondante di torce e fumogeni che hanno reso il settore ancora più caldo. L’ultima mezz’ora non c’è praticamente un singolo momento senza fuoco e fumi…
Al triplice fischio finale giunge anche il fatidico ed ufficiale momento per fregiarsi del titolo di “Campione Svizzero”: i ragazzi della curva lo salutano con una coreografia appositamente preparata, composta di bandierine dorate, la sagoma cartonata di una coppa e uno striscione in tedesco-svizzero per festeggiare insieme con la squadra questo momento storico. Il ricorso a tante torce “flash” rinforza l’effetto della coreografia, molto apprezzato dalla squadra che balla davanti i propri tifosi.
I padroni di casa, da tanti anni in contestazione costretti a giocare in un stadio poco amato come il Letzigrund, entrano nel loro settore solo pochi minuti prima della partita, rinunciando a tutto il loro materiali, evitando persino di appendere un solo singolo striscione o pezza. Sono autori di una bella sciarpata a inizio partita, poi qualche battimani e cori di grande intensità sonora. Un tifo in definitiva tutt’altro che spettacolare, ma una protesta che personalmente rispetto senza riserve.
Prima e durante la partita qualche coro offensivo fra le parti, ma niente di più da segnalare…

Jurgen De Meester