I gruppi organizzati della curva sud “Costantino Rozzi” invitano, in occasione della partita di domenica 12 Novembre, l’intera tifoseria ad essere unita e compatta al fianco della squadra ed a presentarsi alle ore 11,30 al bar di fronte all’Aci per radunarsi e poi partire alle ore 14,00 in blocco verso lo stadio Del Duca.
Nel ribadire, in tutto ció, nuovamente il valore storico, simbolico e morale che ricopre il nostro Ascoli per l’intera città e per l’intero territorio, riteniamo opportuno informare tutto il popolo piceno che da ora in avanti attueremo forme di dissenso verso una società ed una dirigenza dimostratesi fino ad oggi indegne nei confronti della storia ultracentenaria dell’Ascoli calcio 1898.
Abbiamo dato tutto il nostro apporto e l’appoggio incondizionato a chi, come risposta invece, ha continuamente tradito la nostra fiducia.
I progetti sbandierati ogni volta in merito ad organizzazione societaria, riqualificazione dello stadio e ambizioni della squadra in campo si sono rivelati fallimentari.
Soprattutto per questo siamo stati costretti ad assistere a continui teatrini, cambi dirigenziali improvvisi seguiti sempre da successive dichiarazioni di positività e fiducia poi smentite sistematicamente dai fatti.
Analizzando i dati reali, quelli che ci interessano, abbiamo una squadra relegata nelle ultime posizioni della classifica, uno stadio – cantiere rimasto incompiuto e, come affermato dallo stesso presidente Bellini, i conti in rosso.
Ci chiediamo, quindi, dove sia finito il progetto triennale ambizioso tanto millantato e come si possa parlare di “campionato tranquillo” quando ci si affida ad un dirigente imposto dal palazzo che, in poco più di un anno, ha, con il suo operato, distrutto la società nata il 6 Febbraio del 2014, allontanato tanta gente appassionata e lasciato in sospeso l’impegno preso con gli ultras e la tifoseria intera in merito alla raccolta fondi in favore delle popolazioni terremotate.
Lui, come altri individui di cui si circonda il presidente Bellini, non ha ancora capito che la vera forza dell’Ascoli calcio è stata sempre l’unione tra città, squadra e società, forza attualmente inesistente.
Proprio in relazione a quanto appena detto, non accettiamo di avere come rappresentanti, a livello societario, personaggi totalmente avulsi dall’ambiente calcistico cittadino; persone che fino a tre anni fa non sapevano nemmeno dove fosse collocato lo stadio Del Duca e che hanno avuto il coraggio di disertare il funerale della signora Franca, moglie del presidentissimo e di dimenticare completamente i 119 anni di storia del Picchio ma non di “sbanchettare” continuamente con i loro leccaculi e tirapiedi.
Non permetteremo, perciò, a nessuno di usare il glorioso nome dell’Ascoli calcio per interessi e tornaconti personali: come siamo stati capaci di allontanare faccendieri e delatori in passato, così oggi vigileremo affinché lo scempio perpetrato negli anni addietro non si ripeta.
Ai soci ascolani chiediamo, infine, di fare chiarezza sulla loro posizione in merito a quello che sta accadendo, senza più nascondersi ed essere complici di una gestione grottesca: la dignità ed il rispetto della propria gente, vale molto di più di qualsiasi quota ed al presidente Bellini se, come dice, ha veramente a cuore le sorti dell’Ascoli, di tornare immediatamente in città, mettendo fine a questo spettacolo indegno.
A stretto giro la risposta del presidente Bellini, attraverso un comunicato sul sito ufficiale dell’Ascoli. Questa la sua stesura integrale:

Con riferimento al comunicato diffuso oggi dai gruppi organizzati della “Curva Sud Rozzi” che mi ha lasciato molto sorpreso, intendo respingere tutti i contenuti espressi, scritti ad arte per tentare di creare zizzania in una Società sana e forte, e intendo confermare la mia fiducia nella squadra e nell’organizzazione. Dalla nascita dell’Ascoli Picchio ad oggi sono stati compiuti passi in avanti inimmaginabili: quando ho acquisito il Club non esisteva una squadra, non esistevano infrastrutture e l’Ascoli, come molti dissero quel 6 febbraio 2014, non aveva più dignità e immagine. In pochissimo tempo, mattone dopo mattone, abbiamo costruito una Società, solida e senza debiti, che oggi viene riconosciuta all’avanguardia da tanti; abbiamo realizzato un centro sportivo, il Picchio Village, abbiamo quasi tutti calciatori di proprietà, una squadra giovane che, secondo tanti addetti ai lavori, gioca un calcio che è uno dei migliori della Serie B. Ciò vuol dire che prima o poi i risultati arriveranno. Tutti sappiamo cosa è successo nelle gare di Bari o Carpi, ma nei momenti difficili bisogna reagire e stare vicino ai nostri giovani calciatori. Questo è un gruppo che costituirà la base di una squadra che in futuro andrà molto lontano. La politica e le chiacchiere, però,  devono restare fuori dal calcio e, se qualcuno intende influenzare o cambiare le scelte della Società, può diventare, se vuole e ne è capace finanziariamente,  azionista di maggioranza dell’Ascoli. Crediamo di aver fatto tanto per ASCOLI  e per L’ASCOLI e non sono gli striscioni o le scritte a condizionare o a far cambiare il nostro modus operandi. Resta da sistemare la questione Stadio, che abbiamo parzialmente ristrutturato per renderlo agibile, ma altre modifiche, come la sistemazione della Tribuna Ovest, sono subordinate alla stipula di una nuova convenzione con il Comune, com’è accaduto con altri Sindaci in altre città. Riguardo l’iniziativa #SOSAAA, in favore dei paesi colpiti dal sisma, i fondi raccolti fino ad oggi ammontano  a 42.000,00 € e sono depositati in un conto corrente dedicato e, appena i progetti dei tre centri ricreativi di Amatrice, Accumoli e Arquata saranno presentati ai rispettivi Sindaci, gli importi saranno erogati. Inoltre stiamo prendendo accordi con una delle più importanti squadre di Serie A per disputare, appena completata la Tribuna Est, un’amichevole ad Ascoli il cui incasso andrà ad incrementare il conto #SOSAAA.

Nel ribadire la fiducia totale nei confronti di tutti i membri dell’Ascoli Picchio per il lavoro eccezionale che stanno svolgendo e per la dedizione con cui operano, siamo consapevoli di quello che abbiamo compiuto in pochi anni e di quanto faremo in futuro; siamo aperti a suggerimenti concreti e costruttivi, ma nessuna  azione come quella di oggi influenzerà le nostre decisioni.

Il Presidente Francesco Bellini