La prima partita casalinga stagionale di Lega Pro contro la Spal, il Rimini è costretto a giocarla allo stadio di Santarcangelo in quanto al “Romeo Neri”, dopo svariati anni di mancate promesse, da qualche mese il comune di Rimini ha avviato la completa rizollatura del manto erboso (optando per il semisintetico) e i lavori per una nuova pista d’atletica; lavori che purtroppo sono iniziati in ritardo rispetto alla fine dello scorso campionato, e si stanno prolungando oltre l’inizio dell’attuale campionato.

La compagine Ferrarese può contare anche su un buon seguito, da quando gli appartenenti alla Curva Ovest hanno optato per aderire alla sottoscrizione della “Tessera del tifoso”, il che ha messo in un certo imbarazzo la questura di Rimini nella gestione dell’ordine pubblico, tanto che in un primo momento si parlava persino di vietare la trasferta agli ospiti. L’impianto Clementino, difatti, ha solo due tribune, una opposta all’altra, e dovendo necessariamente lasciare tutto il settore ospiti agli Spallini, si comprometteva un’affluenza già di per sé fortemente limitata. Tolti i posti da garantire ai circa 700 abbonati, restavano solo 350 biglietti a disposizione. Visti anche i precedenti storici e la rivalità fra le due tifoserie, tutto sembrava lasciare presagire appunto ad una trasferta vietata per gli ospiti, per destinare tutto lo stadio ai tifosi Riminesi, invece, con un po’ di stupore e tanto ritardo, al giovedì la Questura ha dato il via libera per la vendita dei biglietti del settore ospite. Oltre 400 saranno i tagliandi staccati nella città Estense, mentre per i biancorossi non abbonati, accaparrarsi uno dei pochi biglietti a disposizione ha voluto dire sorbirsi fino a due ore di fila, tra gli ovvi disagi e malumori di quanti non sono riusciti ad acquistarli. Per un ritardo nell’assegnazione dei lavori alla ditta incaricata, da attribuire sostanzialmente al Comune di Rimini, ci hanno rimesso gli stessi tifosi riminesi: il classico danno oltre la beffa.

Nel settore ospite, come dicevo, all’incirca 400 i tagliandi staccati. Gli ultras Spallini, non appena approcciano al parcheggio, fanno già partire i primi cori contro i rivali odierni. Prima del fischio d’inizio, sul terreno di gioco sfilano anche i giocatori arancio-neri della squadra Riminese di Baseball, neo campione d’Italia per la 12a volta nella sua storia; anche i ragazzi della Est li omaggiano con uno striscione che celebra l’impresa.

Inizialmente, dal settore ospite parte bene l’incitamento alla squadra biancazzurra, galvanizzati anche dalla bella vittoria nella precedente partita casalinga contro la Lucchese. Arrivati belli compatti, i Ferraresi riescono a creare un bel clima, enfatizzando con belle manate e bandiere sventolate di continuo, a differenza dei biancorossi che entrano nel loro settore con un po’ di ritardo, anche perché vi è un solo accesso per tutta la tribuna.

Nella prima parte del primo tempo, le due tifoserie si scambiano ripetuti cori ostili; il confronto coinvolge i ragazzi della Curva Est Riminese, relegati in un’estremità della tribuna e la quasi totalità dei dirimpettai. Di buono, da entrambi gli schieramenti, c’è una bella sciarpata, mentre nel settore ospite c’è da menzionare lo striscione per salutare “Cannò”, un gemellato di Ancona recentemente scomparso.

Nella ripresa leggero calo dal settore ospite, ma basta qualche coro di sfottò per riaccendere le polveri, per poi raggiungere il picco quando la Spal si porterà in vantaggio, momento festeggiato dal marcatore in questione con una corsa sotto il settore dei suoi tifosi.

Serpeggia invece un po’ di malumore nella tribuna di casa per la prestazione opaca vista in campo, tanto che si leva qualche coro rivolto ai giocatori con cui si pretende più impegno.

Al 90esimo a festeggiare è solo la Spal, con il rituale saluto sotto al settore ospite. Nulla da registrare all’esterno tra le due tifoserie, al netto di tutti i cori ostili che si sono scambiati reciprocamente.

Gilberto Poggi.