Nonostante le due squadre si siano già affrontate ad inizio stagione per una sfida di Coppa Italia, l’attesa per questo derby è davvero tanta, sopratutto a causa dell’accesa rivalità che intercorre tra le due tifoserie impegnate quest’oggi.

Lo stadio Bacigalupo di Savona è sotto lo stretto controllo di numerosi agenti delle forze dell’ordine, che presidiano tutti  varchi di ingresso e perquisiscono tutti quelli che devono accedervi.

Prima della partita gli ultras del Savona sfilano in corteo nei pressi dello stadio, per poi entrare compatti all’interno del proprio settore. All’esterno dell’impianto sportivo, in prossimità del settore ospiti, è intanto affisso uno striscione, indirizzato agli ultras della Sanremese, che riporta la scritta “Oggi il gemellato non ti ha scortato?”, con il chiaro riferimento ai gemellati di Albenga, quest’oggi impegnati in un altro importantissimo e sentitissimo derby, a pochi chilometri da qui, contro l’Imperia. Per lo stesso motivo, ovviamente, anche nella gradinata dei sostenitori di casa però, non sarà presente alcun gemellato proveniente da Imperia.

A circa quaranta minuti dall’inizio della partita anche gli ultras matuziani fanno il loro ingresso nel settore ospite, in maniera compatta, e si radunano nella parte centrale dello spicchio dello stadio a loro destinato. Nonostante questa sia una semplice sfida valevole per il campionato di serie D, i tifosi provenienti da Sanremo hanno potuto acquistare il biglietto esclusivamente in prevendita entro le ore 19 di sabato.

La tifoseria del Savona accoglie le squadre in campo con lo sventolio di alcuni bandieroni di ottima fattura, molte bandierine biancoblu e l’esposizione di uno striscione con la scritta “Parla pure quanto vuoi la storia del ponente siamo noi”. Nel corso della partita verranno esposti altri due striscioni. Il primo, riportante la scritta “Vicino al dolore di Andrea e della sua famiglia” è dedicato ad un ragazzo della Brigata 1907. Il secondo, con la scritta “Vicini alla Curva Ferrovia” è invece indirizzato agli amici di Spezia dopo i recenti avvenimenti che li hanno riguardati. Nel secondo tempo una nuova coreografia realizzata con le bandierine accoglie il rientro delle squadre in campo, mentre il coro in ricordo di Claudio Bosano, storico ultras savonese recentemente scomparso, viene accolto dall’applauso di tutto lo stadio. L’apporto vocale è risultato costante e continuo per tutti i novanta minuti di gioco, con tante manate molto ben coordinate. Numerosi, ovviamente, i cori ostili lanciati nei confronti della tifoseria avversaria.

Nel settore ospiti i tifosi matuziani, dal canto loro, si prodigano anch’essi in un sostegno incessante nei confronti della propria squadra impegnata in mezzo al campo. Cori continui e potenti, bei battimani e due belle sciarpate molto compatte. Anche in questo settore, ovviamente, sono stati moltissimi i cori e gli insulti contro la tifoseria del Savona e contro gli odiati rivali di Imperia. Non si è registrato nessun contatto tra le due tifoserie, visto anche l’enorme dispiegamento di forze dell’ordine.

In campo la partita è molto emozionante. Le squadre si danno battaglia e le occasioni da rete sono davvero numerose.  Dopo pochi minuti viene assegnato un calcio di rigore per il Savona, che l’estremo difensore matuziano riesce però a ribattere. La squadra di casa, dopo vari affondi, riesce comunque a segnare e a chiudere il primo tempo in vantaggio per una rete a zero. Nel secondo tempo, dopo varie azioni da entrambe le parti, la Sanremese agguanta il pareggio. Ma la gioia dura pochi minuti, visto che solo pochi istanti dopo viene assegnato un nuovo rigore al Savona, che questa volta viene realizzato per il nuovo vantaggio degli striscioni. La Sanremese si butta quindi all’arrembaggio per riportarsi nuovamente in parità e, a dieci minuti dal triplice fischio, segna la rete che vale il due a due. Finisce così, con un pari sostanzialmente giusto per quanto visto sul rettangolo di gioco ma con un punto che scontenta, di fatto, entrambe le squadre, impegnate in una affannosa rincorsa al primo posto del girone.

Testo di Daniele Caroleo.
Foto di Antonio Scaringi.