Dopo alcune stagioni fallimentari, come quella appena passata, dopo tanti bocconi amari, il giorno a lungo atteso del ritorno dell’Arezzo nella vecchia Serie C è giunto nel modo più insperato: attraverso un ripescaggio in cui forse nessuno (forse scaramanticamente) credeva.

In ogni caso eccola qua, la compagine amaranto allenata dall’istrionico Eziolino Capuano, adesso pronta a difendere una categoria alla quale dalla D voleva dare l’assalto. Avversario di turno è la Torres di Sassari che però non vedrà alcun ultras rossoblu al seguito, data la scelta di non sottoscrivere alcuna tessera, finora perseguita con ortodossa coerenza e non solo con volubili chiacchiere.

Frutto insano di questo calcio moderno è anche il giorno in cui questa prima gara si gioca, cioè di mercoledì ma perlomeno in serale. Per una balzana e discutibile strategia di valorizzazione dei diritti televisivi, la Lega Pro ha deciso da quest’anno di servire anche nella terza serie il cosiddetto “spezzatino”, diversificando e spalmando le partite nei giorni e nelle ore più disparate, con buona pace di quei testardi che ancora amano andare allo stadio.

Ed Arezzo è una di quelle piazze che, a conti fatti, dimostra che ama ancora andarci allo stadio. Quasi tremila gli spettatori che affollano le gradinate del “Comunale” (o “Città di Arezzo” secondo la toponomastica), con la piacevolissima novità del ritorno degli ultras in Curva Sud, per tutta la stagione passata chiusa al pubblico.

Rispetto all’anno scorso in Tribuna, il colpo d’occhio è senza dubbio d’impatto superiore, logica conseguenza di questo tanto atteso ritorno. Le pezze principali del tiro aretino sono tutte al proprio posto, facile immaginare che il tema della serata sia appunto quello del ritorno in Serie C, celebrato attraverso diversi striscioni. Nel momento di giubilo però, non manca mai il pensiero verso i fratelli che questo momento non lo posso assaporare per via dei loro problemi con la gigantesca macchina repressiva.

Proprio per non abbassare mai la soglia di attenzione di fronte all’uso muscolare della Legge, vengono anche mostrate una serie di due aste contro l’articolo 9 e decreti collegati. Solidarietà anche per i geograficamente meno prossimi fratelli teatini, alle prese con problemi analoghi.

In campo ci si deve accontentare di un pareggio a reti bianche, ma è comunque un primo piccolo grande passo verso la stabilizzazione dell’Arezzo in questa categoria. Prossima appuntamento in quel di Meda, anche se gli atleti amaranto potranno contare solo sulle proprie forze: uno striscione ed un successivo comunicato spiegheranno che gli ultras aspettano ancora di discutere e decidere quali approcci intraprendere con la Tessera del tifoso o suoi derivati. Nel frattempo, non essendone in possesso, i gruppi della Curva “Minghelli” non saranno presenti a questa prossima trasferta, ma hanno dato appuntamento a tutti i tifosi in assemblea per decidere sul futuro prossimo e su queste tanto vituperate carte.

Testo di Matteo Falcone.
Foto di Sauro Subbiani.