Fino a 10 anni fa, avevamo un amico raro e prezioso, di quelli che sapevano sempre dirti la parola giusta al momento giusto; un amico leale e sincero, sempre incline al confronto e all’ascolto.
Fino a 10 anni fa, avevamo un compagno di avventure e di lotte a favore degli stessi ideali e degli stessi valori, uno di quelli che cercava sempre di mettere il nome del Gruppo davanti a tutto il resto. Fino a 10 anni fa, avevamo anche uno sguardo… due occhi loquaci che incrociando i nostri, bastavano per farci “partire”, per darci la giusta carica, il coraggio e la grinta che serviva in certe situazioni, trasmettendo in noi il giusto spirito per affrontare le tante prove che la vita ci metteva di fronte. Fino a 10 anni fa, arrivavi tu con il tuo inconfondibile sorriso, con quei rasta al vento… arrivavi tu, con le tue risate, i tuoi scazzi, i tuoi racconti dentro e fuori lo stadio… ciondolando da una parte all’altra… e noi giù a ridere e a prenderti in giro, padroni di una vita, a cui pensavamo poter tener testa. Fino a 10 anni fa, avevamo ancora quella figura rivoluzionaria e anticonformista che a noi ignoranti di politica, piaceva comunque ascoltare, spettatori di un rispetto profondo verso chi, all’interno del Gruppo, non la pensasse proprio come te. Fino a 10 anni fa, avevamo un numero di cellulare, quello da chiamare quando c’era da aprire la sede al pomeriggio presto, quando si andava a far visita ai gemellati, per partire verso Bordeaux e portare in giro uno striscione da onorare e difendere. Fino a 10 anni fa, c’era in mezzo a noi, una persona che rispettava giovani, donne e ragazzi più anziani, che se ne fotteva dei pregiudizi, che non esistevano: “lavori da donne”, “lavori da giovani”, che se c’era una bandiera da sventolare, la prendeva in mano subito; che se si doveva andare al capannone per una coreografia, non se lo faceva ripetere due volte; che una torcia allo stadio, mica aveva paura ad accenderla… e che se bisognava tirar su il cappuccio: era uno da prima fila! Poi un giorno tutto questo ci venne portato via… in un secondo i sogni, i progetti, le speranze e il futuro venne preso e gettato tra le nuvole di questo cielo. Tutto attorno a noi, divenne buio, nero e si perse ogni voglia e stimolo di continuare a costruire quello che insieme stavamo facendo, quello che piano piano realizzavamo giorno dopo giorno. Perché tu non c’eri più e il nostro dolore era un grido senza voce: davanti alla sede non vedevamo più la tua macchina parcheggiata sul marciapiede, sul fondo pullman il tuo posto era vuoto, in Curva sui gradoni delle scale ti cercavamo per far cantare e sventolare i nostri colori. Ma poi qualcosa cambiò e noi i tuoi amici, i tuoi fratelli, abbiamo provato a riprenderci per mano a seguire quella strada che insieme a te avevamo tracciato; non c’era più posto per la tristezza… dovevamo continuare a vivere per te, facendo ciò che tu avresti voluto. Oggi tutti noi abbiamo un angelo, un angelo che una volta aveva i rasta e ci fregava gli accendini, che di sicuro non gli piacerà essere etichettato con questa parola, ma che da lassù ci protegge, ci guarda e ci guida. Oggi abbiamo una figura che alzando gli occhi al cielo ci farà ragionare e ci spinge a compiere il gesto più sensato, a volte più impulsivo e irrazionale, ma sicuramente più da ultras. Oggi abbiamo un ricordo, anzi centinaia di ricordi, con cui ridere e sorridere, pensando ancora a quell’amico e a quante ne abbiamo combinate insieme, perché non esiste separazione finché ti ritroviamo in ognuno di noi. Oggi abbiamo anche un importante compito: quello di non far morire mai il ricordo e la memoria di tutte quelle persone che troppo presto ci hanno lasciato e che del Gruppo, ne hanno fatto una seconda pelle e una ragione di vita. Oggi abbiamo una grossa responsabilità: trasmettere ai più giovani, a chi purtroppo non ha avuto l’onore e la fortuna di conoscerti, cosa si sono persi, quanto avresti riempito le loro vite con la tua spensieratezza e la tua spontaneità. Oggi c’è una giornata da festeggiare, perché sappiamo che così avresti voluto: oggi tutti ti piangono: amici, nemici, fratelli, sorelle, perché il dolore è grande, immenso, troppo da sopportare, ma non sarà mai proporzionato a quello che portiamo dentro ai nostri cuori, quello che ci hai insegnato, quello che abbiamo vissuto e condiviso insieme… E anche se non ci hai insegnato a vivere senza di te, non permetteremo mai che le lacrime, prendano il posto dei nostri ricordi più cari, delle parole buone che riuscivi a tirar fuori nei momenti più difficili, dei discorsi fatti e rifatti fino a notte fonda… di tutto quello che grazie a te, abbiamo imparato e appreso, perché se oggi siamo tutti migliori, lo dobbiamo soprattutto a te! Prendici per mano Bagna e non lasciarci mai soli… Ricordati sempre, che ogni giorno, ogni attimo, che stiamo trascorrendo lontano da te, in realtà ci avvicina sempre di più a te… e sappi che ci riabbracceremo un giorno e sarà tutto bellissimo come quando partivamo per una trasferta e tu arrivavi sempre in ritardo, sempre di corsa e ricominceremo a costruire quel mondo migliore che tu desideravi, insieme! Ci manchi… Ciao Bagna

PARMA – Palermo 2017/18