Quando entro al Paolo Mazza, faccio giusto in tempo a riparare all’interno che dal cielo plumbeo iniziano a cadere le prime gocce di pioggia che accompagneranno poi tutta la sfida odierna. La curva dei padroni di casa, così come la tribuna, da diverse partite a questa parte risultano esauriti, visto il buon campionato dei biancoazzurri. I settori si riempiono con un buon margine di anticipo rispetto al calcio d’inizio, inoltre quest’oggi, tra i locali troveranno posto anche i gemellati di Ancona, storici rivali degli ascolani.

La Ovest accoglie l’ingresso in campo delle formazioni con i consueti due aste e bandieroni, tra i quali ne spicca uno dorico a cui fa da sottofondo un “Ancona Ancona” a rimarcare la presenza dei gemellati.

Sul fronte ospite si notano diverse pezze, ma balza all’occhio la mancanza di quelle dei principali gruppi ascolani i quali, dopo 10 minuti, faranno il loro ingresso nel settore, con il fumo di una torcia a fare atmosfera. L’arrivo dei gruppi coincide anche con i primi cori ascolani e da qui in poi, anche gli ospiti inizieranno la loro partita del tifo.

Diversi i cori ostili tra le due fazioni, tanti i cori secchi ben scanditi da parte ospite, che sotto la copiosa pioggia odierna offrono una prestazione di buona intensità. La sorte sembra addirittura premiarli nella ripresa, quando su un colpo di testa l’Ascoli passa in vantaggio. Entusiasmo tra i presenti a cui seguirà l’accensione di diverse torce che illuminano il settore.

Se il tifo ascolano è caratterizzato da una ritmica più secca, in quello dei padroni di casa invece è il tamburo a scandire il ritmo. Molti i cori eseguiti tutti abbracciati e a saltellare, coinvolgendo buona parte dei presenti.

Alla disperata ricerca del pareggio, attaccando proprio sotto la Ovest, i ragazzi della curva spingono gli undici in campo i quali, prima da una traversa e poi da diverse parate di Lanni, si vedono negare la goia del pareggio. Pareggio che poi arriverà qualche minuto più tardi su calcio di rigore. Finale di partita con entrambe le formazioni sotto ai rispettivi settori, a ringraziare un tifo costante e generoso.

Enrico Garutti.