Il primo pensiero che ci coglie avvicinandosi allo stadio Quinto Ricci di Aprilia ha poco a che fare col calcio giocato. Si tratta di un dubbio che ci ha tormentato per tutto il viaggio da Roma, lungo la Pontina: Qual è la logica di piazzare una partita di campionato al mercoledì, in un qualunque giorno feriale, per di più alle quattro del pomeriggio? Perché proprio quell’orario, scomodo per i tifosi di casa e impossibile per quelli ospiti? Ci fossero almeno le tanto famose “esigenze televisive a giustificare il tutto, capiremmo. E invece niente.

Entriamo in campo rinunciando a rispondere. Lo prendiamo come l’ennesimo regalo del calcio moderno, che da quest’anno ha ridotto a spezzatino anche la terza serie.

All’ingresso, passando all’esterno della tribuna di casa, ci troviamo in mezzo a una folla più ampia del prevedibile. In fondo la Lupa Roma avrebbe sede nella capitale, nel quartiere Axa, e qui ad Aprilia è solo ospite, in attesa di avere un campo proprio di riferimento.

All’interno, però, il colpo d’occhio è deludente. Complice il giorno lavorativo, il clima sembra quello di un’amichevole, nonostante ad affrontarsi siano due delle quattro capoliste del momento. La Lupa Roma, neopromossa dalla serie D, è la vera sorpresa del torneo, mentre il Benevento rientra nel gruppetto delle più accreditate per l’assalto alla serie cadetta.

A sostenere la squadra di casa, ci sono circa 500 persone, soprattutto i ragazzi delle giovanili. L’unico drappo è un bandierone con i colori giallorossobiancoceleste della Lupa, simbolo dell’unione tra i colori delle due squadre capitoline.

A riscaldare un po’ il clima contribuiscono i circa 150 ultras del Benevento, che a pochi minuti dall’inizio della partita iniziano ad affollare la tribuna ospite con le pezze della “Curva Sud Benevento”.

I sanniti fanno quadrato e cominciano a cantare. Tifo di buon livello per tutta la partita, rinvigorito dal vantaggio della Strega che arriva al 70’. Il gol degli ospiti sembra svegliare anche i sostenitori della squadra di casa, che provano a incitare la loro squadra, nel frattempo rimasta in dieci uomini. Sostegno fruttuoso, visto che il pareggio dei romani arriva dopo pochi minuti.

Si finisce 1-1, con i giocatori della Lupa a festeggiare sotto la tribuna e quelli del Benevento che si recano a ringraziare i propri sostenitori sotto il settore ospiti.

Testo di Carlo Maria Miele.
Foto e video di Simone Meloni.