Perso il derby contro il Pisa e passato l’intermezzo della Coppa Italia contro l’Arezzo, il Livorno è atteso dall’impegno odierno in campionato contro la matricola Arzachena, formazione sarda che è seguita da un fedele manipolo di tifosi.

Sinceramente non mi sarei aspettato una presenza ospite, il disagio della trasferta è cosa nota ma vengo smentito quando nel settore fanno il loro ingresso una decina di persone che posizionano una pezza bianco-verde alla balaustra e mostrano una bandiera a scacchi coi medesimi colori. Oltre la presenza offrono ben poco, pur essendo in pochi non si compattano per creare gruppo, non intonano cori e tantomeno si adoperano per fornire un po’ di colore, si limitano ad esultare al gol della loro squadra ed al termine della partita, nonostante la sconfitta patita, applaudono gli undici in campo che si dirigono sotto il loro settore.

Curva di casa invece che si presenta con un bel gruppo di ultras nella zona centrale, fin dai primi minuti il tifo risulta essere continuo, nell’aria c’è la volontà di dimenticare il derby perso e di riprendere la marcia interrotta. Curva Nord che in determinate situazioni poggia su tutti i presenti, alcuni battimani sono davvero ben fatti e pure la sciarpata, eseguita già nel primo tempo, ottiene una buona risposta da parte dei presenti. A livello di colore la curva offre ben poco, il forte vento che soffia impone ai bandieroni di restare bassi e solamente di tanto in tanto qualche bandierina fa capolino.

I padroni di casa, nella seconda frazione, estraggono dal cilindro un paio di striscioni, il primo dedicato al portiere Mazzoni, uscito sconfitto dall’Arena Garibaldi di Pisa con quattro giornate di squalifica rimediate per qualche parolina di troppo rivolta al direttore di gara: “Luca Mazzoni uno di noi”. Il secondo striscione viene rivolto a Luca Fanesi la cui vicenda travalica ormai ampiamente l’ambiente calcistico, malgrado i mezzi d’informazione tradizionali tendano a oscurare o comunque a tralasciare il fatto: “Abuso di potere ma nessun telegiornale… a Vicenza il 5-11-2017 vergogna nazionale. Luca non mollare”. Applausi di tutta la Curva ed inevitabili cori a tema durante l’esposizione dello striscione che, in definitiva, colpisce il cuore della vicenda e mette il dito nella piaga delle inevitabili ma volute lacune.

A fine partita lo stadio tributa i giusti applausi ad una squadra che sul campo ha vinto e convinto, riprendendo quella marcia che permette di consolidare il primo posto in classifica.

Valerio Poli