La Coppa Italia, specialmente nei turni che si giocano in agosto, ha un sostanzioso pregio: quello di far incontrare, spesso e volentieri, squadre e tifoserie che raramente si trovano l’una di fronte all’altra durante il resto della stagione. Tralasciamo l’aspetto calcistico ed il risultato finale, quello interessa poco o nulla: del resto inutile pretendere giocate ad effetto e giocatori già in palla, sarebbe oltretutto deleterio, perciò chi si presenta allo stadio di questi tempi, lo fa soprattutto per ritrovare quel feeling con l’ambiente e soffocare la voglia di stadio che in estate si fa fatica ad assecondare.

Per questo secondo turno eliminatorio, all’Armando Picchi di Livorno fa visita la Casertana, squadra che non si vede da queste parti ormai da qualche decennio, perciò la partita sugli spalti si presenta curiosa, visto che le due tifoserie non si trovano di fronte ormai da tempi lontanissimi.

Nonostante il periodo estivo, le ferie in corso o comunque imminenti, la distanza non certo superflua, i casertani si presentano in Toscana con ottimi numeri, neanche si trattasse di una sfida di campionato. Auto e qualche mini bus vanno a sistemarsi nel parcheggio destinato agli ospiti e l’ingresso degli ultras casertani avviene con un discreto anticipo. Il tempo di attaccare pezze e striscioni che subito si forma un bel quadrato nel tradizionale settore destinato alla tifoseria ospite.

Chiusa la Nord, gli ultras si spostano provvisoriamente in gradinata

Gli ultras livornesi, complice la chiusura della Curva Nord per alcuni lavori di manutenzione, si sistemano in gradinata, adiacenti proprio al loro abituale settore. Qualche pezza amaranto segna il settore e viene proposto pure il vecchio striscione “Fossa”: vedremo un po’ se sarà una costante della stagione oppure è stato un “vezzo” di agosto.

Un paio di cori di reciproca stima delineano un clima più che disteso sulle gradinate. I casertani hanno la capacità di unire l’ottimo numero ad un tifo che resta costante per tutta la durata dell’incontro, coinvolgendo una gran fetta dei presenti. Tra questi non può passare inosservata la rappresentanza dei gemellati del Mainz, che viene testimoniata con un paio di pezze e le classiche sciarpe bianco-rosse che di tanto in tanto si fanno vedere a rimarcare il legame. Come buona tradizione vuole, non manca neppure il coro a sancire e ribadire il gemellaggio.

Tifoseria di casa che onora l’impegno tifando per buoni tratti della gara, tanti battimani, un paio di bandiere a offrire un tocco di calore e sostegno alla squadra incondizionato.

La gara offre qualche buon momento di calcio, ma i ritmi non sono altissimi e sicuramente lo spettacolo non trascina il pubblico, che comunque mostra di gradire l’impegno e l’applicazione dei ventidue. Il passaggio del turno si decide ai rigori, dove risulta vittoriosa la formazione locale. Entrambe le squadre escono tra gli applausi dei rispettivi tifosi ed anche al termine dell’incontro, le due tifoserie si salutano cordialmente.

Valerio Poli