29-11-2017: N. Maccarese – Vicovaro 0-1
Sedicesimi di Finale Coppa Italia Promozione Lazio 
Gara di ritorno

Gli impegni lavorativi mi permettono di essere libero nel pomeriggio ed essendo venuto a conoscenza della disputa del ritorno dei sedicesimi di finale della Coppa Italia di Promozione laziale, opto per N. Maccarese – Vicovaro, curioso e speranzoso di vedere una minima presenza ospite, di cui svariate persone mi hanno parlato molto bene.

I tempi della storica Giada Maccarese (trascorsi importanti nella massima serie regionale laziale), fondata nel 1934, sono ormai finiti da qualche anno, ma un gruppo di appassionati ha voluto ricreare un progetto calcistico qui a Maccarese, un piccolo borgo del comune di Fiumicino, ridando vita alla nuova squadra denominata Nuova Maccarese.

Arrivo nel particolare impianto cittadino “Emilio Darra” sotto una leggera pioggerellina e svolgo tutte le pratiche prima di entrare sul rettangolo verde, intrattenendomi con i cordiali dirigenti locali che mi parlano della società e della partita di andata terminata 3-3 in rimonta, con tre gol negli ultimi dieci minuti.

La mia attenzione però viene subito rapita da altro e sporgendomi vedo un manipolo di tifosi intonare cori. Sono i tifosi ospiti, presenti nonostante la poca importanza della partita e che, sobbarcandosi svariati km di mercoledì pomeriggio, hanno scelto di segure comunque la loro squadra in questa manifestazione collaterale della sesta serie del calcio italiano.

La N. Maccarese si trova al penultimo posto del girone A, mentre il Vicovaro occupa i piani alti di quello B (la Promozione laziale conta ben 4 gironi) e dopo il pareggio dell’andata, che avvantaggia i padroni di casa, gli ingredienti per un bell’incontro ci sono tutti.

Appena metto piede in campo mi accorgo che la pioggia caduta copiosamente fin dal mattino, ha reso il campo molto allentato, creando delle vere e proprie pozze in diversi punti del manto erboso. Poi alzando gli occhi noto che nella tribuna dei locali saranno presenti solo una trentina di appassionati, aggettivo più appropriato non ci sarebbe per definire chi, nonostante pioggia e freddo, ha deciso di assistere a questo incontro. Inoltre sono presenti una ventina di tifosi ospiti con tanto di striscione e stendardi attaccati.

Con l’entrata delle squadre in campo gli ultras ospiti accendono una torcia ed un paio di fumogeni, uno verde ed uno arancione, a richiamare i colori sociali della squadra.

Nella prima frazione, non essendoci tifo tra le fila dei padroni di casa, gli ultras arancio-verdi sono gli assoluti protagonisti e tifano costantemente per una buona mezzora, accompagnando i cori con discreti battimani. Poi riscaldano l’ambiente accendendo un’altra torcia e seppur con la squadra in dieci uomini da qualche minuto, al quarantunesimo possono esultare per il gol siglato su punizione dai loro ragazzi in campo. Tutti i giocatori si portano sotto il settore a festeggiare questa importante marcatura che permetterà poi di passare il turno.

Nel secondo tempo, sotto una sempre più insistente pioggia, il tifo cala rispetto alla prima frazione con pause e cori che si alternano. Così, dopo pochi minuti accendono ancora una torcia e la buttano a terra, senza creare problemi, ma solo per formare un fumo più duraturo e persistente.

Nel frattempo le tenebre calano lentamente tanto da rendere necessaria l’accensione dell’impianto d’illuminazione. Mentre il campo, ormai ridotto ad un pantano, continua a reggere e far rimbalzare il pallone, invece sugli spalti gli ospiti regalano l’ultima perla della giornata, alzando al cielo tutti gli stendardi che hanno con sé.

Al fischio finale esultano con la squadra per il passaggio al turno successivo, chiedendo inoltre ai propri calciatori la conquista della Coppa, mentre lentamente prendono la via che porta agli spogliatoi.

Vado via contento e soddisfatto per aver potuto ammirare l’ennesima realtà ultras tra le tante che propone la nostra nazione, con la speranza di rivederli in un prossimo futuro.

Marco Gasparri