In un freddo pomeriggio dicembrino Novara ed Empoli si sfidano al Silvio Piola. L’affluenza del pubblico non è certo degna del palcoscenico della serie cadetta, infatti sono molti i posti che rimarranno vuoti nell’impianto gaudenziano. La curva Nord, che ospita gli ultras locali, presenta tante chiazze vuote anche nella parte centrale dove si sistema il gruppo “Nuares”, che può contare non più di 50/60 ultras azzurri. Sulla sponda opposta sono circa un centinaio, ottimisticamente parlando, gli empolesi arrivati in Piemonte. Dopo un primo momento di “dispersione”, i toscani si raggruppano dietro il drappo “Desperados” pronti a sostenere i propri colori.

La sfida inizia accompagnata dal buon tifo di entrambe le tifoserie anche se sono gli ospiti a farsi preferire, con bandiere sventolate per tutta la prima parte della gara. I novaresi, dal canto loro, mettono in campo tutto il loro cuore cercando anche di coinvolgere lo stadio, ma il freddo pubblico del Piola rimane impassibile e lo sforzo vocale dei novaresi si dissolve nel nulla.

La prima frazione si conclude senza troppi sussulti in campo regalando uno scialbo 0-0.

Dopo un buon avvio il tifo empolese inizia a scemare, solo lo zoccolo duro, pur con qualche pausa per rifiatare, si fa sentire a sostegno dei propri colori mentre i novaresi, sempre restii a mollare, spingono la squadra verso la rete del vantaggio che “scalda” il Piola. Sull’onda dell’entusiasmo qualche battimani proposto dalla Nord viene recepito dal pubblico locale, creando un buon impatto sonoro e, unito allo sventolio di due grandi bandieroni rende viva la curva di casa. Gli empolesi, assorbito il colpo, provano a spronare i propri colori verso il pareggio che, come un fulmine a ciel sereno, arriva facendo calare il gelo, anche metaforico, sugli spalti di casa.

La gara volge al termine, accompagnata dagli ultimi sforzi delle due curve per spingere la propria squadra alla rete del vantaggio, ma le due difese resistono spartendosi così la posta.

Il tifo dei novaresi è buono, i numeri non sono di categoria ma certamente non si possono fare appunti sui “sempre presenti” ma su chi piuttosto “sale sul carro” quando più conviene.

Sotto l’aspetto visivo gli empolesi risultano molto vivaci, sventolando un buon numero di bandiere più o meno piccole e un grosso bandierone. Dopo un buon avvio subiscono un calo vocale dato anche dallo svantaggio.

Alessio Farinelli