01. Curva Nord Livorno

Curva Nord Livorno: Una delle curve più controverse d’Italia, un po’ come i veronesi, amata e odiata al tempo stesso. Dopo decenni di Serie C – in cui la Nord labronica ha sempre avuto numeri impressionanti per la categoria (mi ricordo di uno spareggio a Perugia, contro la Cremonese, c’era qualcosa come 20.000 amaranto al séguito e parliamo di Serie C!) è alla fine degli Anni ’90 (nel ’99 per la precisione), con la nascita delle B.A.L. (Brigate Autonome Livornesi) e col ritorno in Serie B e quindi in Serie A, che la Nord toccò il suo culmine in quanto a compattezza, colore e “pericolosità”. Un’intera città stretta intorno alla sua curva, migliaia di ragazzi che si riconoscevano in questo gruppo politicamente schieratissimo (che non si faceva problemi nell’esporre falci e martello ed effigi di Stalin) e che trasformò davvero l’Ardenza nell’ultima Stalingrado d’Italia. Non dimentichiamoci che a Livorno, nel lontano 1921, nacque il Partito Comunista Italiano e qui il cerchio si chiude. Nel mio disegno – con un Baffone in versione caricaturale, che “mitiga” la bellicosità del tutto – ho inserito una frase ripresa dalla Curva Nord stessa (Sempre avanti rosse falangi!), unendovene una di mia invenzione (a parte Fede d’acciaio) e che racchiudesse lo “spirito” più oltranzista e di lotta (vera e propria) insito nel dna di questa tifoseria e della sua città. Vi confesso che sono da sempre innamorato di Livorno.

02. S.S. Lazio Supporters

S.S. Lazio Supporters: Gruppo che non esiste nella realtà e disegno fatto unicamente per celebrare – ancora una volta – l’intramontabile fascino della tifoseria biancazzurra e la sua attitudine anglofona. Ad una testa d’aquila con occhi azzurri limpidissimi, vigile e impavida, ho unito una sorta di striscione con scritte di differente grandezza, disposte su due livelli. Per i colori mi sono rifatto alla vecchia estetica della Nord laziale, alla fine degli Anni ’70, quando nacquero gli Eagles’ e quando il blu e il bianco degli striscioni andavano per la maggiore.

03. S.S. Lazio Ultras

S.S. Lazio Ultras: Anche questo gruppo (vedi sopra) è di mia invenzione (S.S. Lazio Ultras, da non confondersi col gruppo Ultras Lazio realmente esistito) per la messa in atto di un altro disegno per i bellissimi colori laziali e che personalmente è uno dei miei preferiti e a cui tengo di più. Al centro c’è il logo sociale della Lazio (credo uno dei più belli del mondo del Calcio, non solo in Italia) in una delle sue ultime versioni (molto hi-tech, con addirittura un lieve gioco d’ombre sulla sua superficie), mentre il resto va a costituire una sorta di striscione di un blu notte su cui campeggia – a destra e sinistra del logo – la semplice scritta ULTRAS. Per il font utilizzato mi sono rifatto alle scritte delle squadre di football americano, cosa che dona al disegno forza e dinamicità; le due righe azzurre in alto e in basso, rifiniscono e sgrossano il tutto, completandolo. Mi piace immaginarlo come uno striscione attaccato sulla vetrata di uno stadio, tipo il Flaminio, e con un’intera curva dietro che sostiene incessantemente le Aquile capitoline.

04. Bothers Nocera

Bothers Nocera: Storico gruppo al séguito della Nocerina, squadra simbolo dell’ingiustizia del Calcio moderno e della sua industria. Club ingiustamente estromesso da tutti i campionati e ch’è dovuto ripartire dal gradino più basso dopo i noti fatti di Salerno (quando ad un’intera tifoseria – che s’era tesserata proprio per presenziare in questi derby – fu vietata la trasferta, mentre i calciatori rossoneri inscenavano dei finti infortuni per non disputare la gara e venire incontro alla tifoseria). “Tifologicamente” parlando, Nocera è una di quelle piazze che hanno fatto la storia del movimento Ultras italiano e che ha in comune con altre piazze (penso a Cava, Ascoli, Avellino, San Benedetto, Campobasso, Monopoli, Cosenza) l’essere espressione di città non grandissime (tra i 50.000 e i 70.000 abitanti) ma capaci di sèguiti di tutto rispetto, da far invidia a piazze ben più grandi. Nel disegno non poteva mancare il classico mastino (non dimentichiamo che i nocerini sono da sempre i “molossi”, per l’appunto) simbolo di questi “Disturbatori”, mentre per le scritte – mutuandolo dal materiale stesso di questa grande tifoseria – ho scelto una colorazione differente dal classico rossonero.

05. Acid Boys Cavese

Acid Boys Cavese: Altro gruppo storico del panorama Ultras nazionale ed altra tifoseria incredibile per cui vale lo stesso discorso fatto per Nocera (vedi sopra). Gli Acid nascono nel lontano ’88 e hanno rappresentato un punto imprescindibile e centrale della tifoseria metelliana. Un gruppo espressione di una curva sempre sulle barricate; una curva che pensa (con “usa e getta” a profusione contro calcio moderno e repressione), scomoda, anticonformista, rumorosa e turbolenta. Non è facile per nessuno andare a Cava da nemico; una tifoseria che fa della coesione e dell’assiduità le sue caratteristiche peculiari. In curva (e in trasferta) sono tutti Ultras, tutti partecipano al tifo e tutti sono pronti a tutto, in ogni senso. Una tifoseria tra le migliori del Centro-sud e comunque una delle migliori del Paese. Nel mio disegno non poteva mancare l’aquilotto stilizzato, col pallone retrò nel mezzo, veramente magnifico (uno dei più bei loghi in assoluto) e simbolo della Cavese da lunghi anni. Anche quel blu di Prussia così profondo (che hanno soltanto loro) e che – contrastando decisamente col bianco – crea un’alchimia unica e suggestiva. La frase (nati per sostenerti!) è un vecchio cavallo di battaglia. Le due righe bianche creano movimento e vitalità.

Luca “Baffo” Gigli.

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seconda puntata:
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