Oggi si incontrano Bologna e Torino, con una presenza complessiva sugli spalti di circa 17.000 persone grazie anche a varie promozioni ed alla presenza di varie scuole calcio della provincia bolognese, disposte tutte nei distinti su un lato della Curva Bulgarelli.

Qualche minuto prima la società, con un video dal megaschermo, ricorda Ezio Pascucchi, noto giocatore che militò nel Bologna per 14 anni vincendo il famoso scudetto del ’64. Dobbiamo ricordare la famosa foto che ritrae Ezio in tuffo quando segna contro l’Inter, battendo nel tempo Burgnich.

La curva accompagna l’entrata dei giocatori con alcuni fumogeni rossoblu e i vessilli di tutti di gruppi, dalla bandiera più grande alla più piccola, pezze a due aste e tantissime sciarpe. Subito dopo, un lungo striscione ricorda il già citato Ezio Pascucchi: “Ciao Ezio eterna bandiera rossoblu” (con una parte scritta in rosso l’altra in blu).

Un altro striscione viene esposto verso la metà del primo tempo: “8 anni di falsità, finalmente la verità, Cucchi assassinato dallo stato”, con riferimento alle accuse di omicidio formulate dai Pm nei confronti dei carabinieri coinvolti nell’inchiesta.

Invece nel secondo tempo trovano spazio altri 2 striscioni: uno in dedica di “Papero e Squaqqua sempre con noi” (due noti tifosi rossoblu della zona dei Forever scomparsi recentemente); l’altro, in zona Mai Domi, è di argomento opposto: “Benvenuta piccola Ilaria”.

Buona la prova a livello di tifo, soprattutto all’inizio ed in tutto il secondo tempo, dove a fine partita, sotto le note di “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, i giocatori si dirigono sotto la curva a ricevere lunghi applausi.

Da segnalare una presenza di tifosi avellinesi con tanto di pezza e bandierone che, assieme ai Mai Domi (amicizia nata alcuni anni fa al tempo della Beata Gioventù), danno manforte al tifo rossoblu.

Riguardo al tifo torinese, mio malgrado, sono rimasto deluso non per la presenza (300-350 tifosi al seguito), ma per il tifo: a cantare dietro allo storico striscione Ultras (con il teschio in mezzo), che nel tempo emana sempre un certo fascino, sono poco più di 30-40 persone che si limitano a cori offensivi e ad alcuni altri a favore alla squadra.

Luigi Bisio.