La notizia del giorno che ha già fatto, almeno un paio di volte, il giro del mondo è quella delle dimissioni di Maurizio Zamparini, dal vertice societario del Palermo Calcio, la Presidenza.
Detta così sembrerebbe una notizia bomba. Una “fantastica” notizia! Quella che in tanti si aspettavano, ma che se analizzata nel concreto lascia un retrogusto di bufala ( e non mi riferisco alla mozzarella ).
 Si è parlato di un fondo anglo-americano, che tutto vuol dire ma anche niente. Di certo, è giustificata la riservatezza quando si parla di trattative di questo livello, ma dopo le cordate provenienti dalla più disparate parti del mondo, ci siamo ridotti come San Tommaso : “Se non vediamo non crediamo“.
 Dimettersi dalla carica di Presidente della propria azienda, non equivale ad uscirne definitivamente. L’ingresso in società di nuovi investitori, non equivale alla totale acquisizione delle quote azionarie. E queste mie conclusioni nascono solo in funzione di quanto è a conoscenza di tutti. Abbiamo capito quale sia il livello di credibilità che nutre l’ormai ex Presidente del Nostro Palermo, per tanto ci sembra, alquanto lecito aspettare le “carte ufficiali” e non solo i proclami inseriti in un comunicato stampa di poche righe. Ciò che c’è o si nasconde dietro a tutto ciò sarà “Messer Tempo” galantuomo di altri tempi a dircelo prossimamente. A noi rimangono solo alcune considerazioni.
 -Il Palermo Calcio, passando di mano, da Zamparini agli anglo-americani, continuerà a essere gestito come una azienda e non sarà mai di chi ne detiene la proprietà morale : I Tifosi.
 -Il fondo anglo-americano di cui abbiamo letto, sembra essere intenzionato a rilevare oltre che le quote del Palermo Calcio anche quelle di altre attività del Gruppo Zamparini. E in quanto proveniente da oltre manica, porta di certo nel suo DNA molecole di “azionariato popolare” che non possono far altro che il bene della nuova “nascitura” società rosanero.
 -La nascita del Palermo FBC 1900, associazione senza alcuno scopo di lucro, costituita da tutti tifosi rosanero di ogni fascia di età, ceto sociale, provenienza geografica ( e non solo), può continuare a promuovere e diffondere l’idea che l’azionariato popolare così come lo intendiamo (in stile FC Barcellona, Osasuna, Manchester o Bayern Monaco e tante altre) possa essere lo strumento principale per potersi sedere intorno allo stesso tavolo e discutere con la proprietà rosanero o addirittura affiancarla, con la consapevolezza che non dovremo più confrontarci con l’ormai ex padre padrone, ma con un altra figura di riferimento che speriamo possa/no venirci incontro e ascoltare le nostre richieste, le nostre esigenze e i nostri desideri.
 Ma per fare tutto questo dobbiamo mostrare unione e compattezza. Siamo già in tanti, e continuiamo a crescere di giorno in giorno. Il fronte delle possibilità e delle probabilità di poter entrare nella “stanza dei bottoni” a pieno titolo riconosciuto si allarga ulteriormente. Inoltre, poter rivendicare di essere stati i primi in Italia, a fare tutto ciò renderebbe il progetto ancor più importante e la cosa incredibile è che Noi ci crediamo.
Adesso tocca a Voi!!!