Nella domenica dedicata alla memoria di Davide Astori, si affrontano due squadre che stazionano nella parte alta della classifica della serie C girone A. Se il Pisa ha fatto della regolarità, pur con qualche battuta a vuoto, il proprio cavallo di battaglia, l’Alessandria dopo una partenza decisamente a rilento, ha inanellato una serie di risultati positivi che hanno contribuito sia ad un riavvicinamento di sportivi e tifosi, sia alla prospettiva di giocare i play off da protagonista.

Giornata molto nuvolosa a Pisa, nelle ore precedenti l’incontro è caduta una leggera pioggia che fortunatamente non accompagna lo svolgimento della partita. Ombrelli e k-way restano chiusi malgrado alcuni nuvoloni non promettano niente di buono.

Prepartita che scorre tranquillo, l’arrivo del contingente piemontese avviene senza particolari problemi, tra le due tifoserie vige una reciproca indifferenza rimarcata anche nell’attuale incontro. Del resto, almeno un tempo, i genoani erano gemellati sia con l’una che col l’altra tifoseria ed anche da parte viareggina non mancano contatti più che amichevoli sia con i nerazzurri che con i grigio-neri.

Gli ospiti si presentano all’Arena Garibaldi con buoni numeri, gli ultras si posizionano a centro settore mentre tifosi e sportivi prendono posto leggermente defilati. A differenza di altre tifoserie, i grigi hanno una nutrita rappresentanza di tifosi appartenenti ai club, così se a livello estetico si nota come numerose persone non sostengono la squadra con cori e battimani, dall’altra parte è pur vero che dietro uno striscione o comunque un’insegna, non c’è assolutamente il vuoto. Evidentemente la tifoseria piemontese è tra quelle più navigate della categoria, così a livello di club ci sono delle realtà che non si limitano ad appendere lo striscione tra le mura amiche, ma non mancano di seguire la squadra anche in trasferta.

L’attenzione si sposta sul contingente ultras ed alla prima occhiata, tra il grigio e nero dei colori sociali, spicca una pezza degli amici di Tolone che conferma quanto feeling ci sia tra le tifoserie italiane e quelle francesi. Ormai la lista di gemellaggi tra le tifoserie delle due nazioni comincia ad essere davvero nutrita.

Dietro lo striscione Mandrogni si ritrovano gli ultras che sostengono la squadra: per loro un tifo caratterizzato da poche pause ma anche da pochi picchi di intensità. Se sulla costanza non si può obiettare nulla, sulla partecipazione, tornando al discorso di apertura, poteva essere fatto qualcosa di più. C’è da dire che lo zoccolo duro non molla un attimo, quasi tutti i cori sono diretti alla squadra e alla città con qualche divagazione per quelli contro la repressione. Per il resto c’è da segnalare lo sventolio di un paio di bandieroni che accompagnano tutti i cori e non smettono un secondo di restare alti.

Padroni di casa che in questo pomeriggio si presentano con buoni numeri, la curva come al solito fa la parte del leone mentre qualche vuoto si nota in gradinata. Come era nelle previsioni della vigilia, Curva Nord che apre la giornata con uno striscione in memoria di Davide Astori, poi con le squadre disposte sul terreno di gioco, viene il momento di inviare un messaggio ai giocatori: “Chi gioca nel Pisa deve sputare sangue. Chi non lo fa…è meglio che cambi città”.

Spuntano alcune torce a far colore mentre le bandiere dei gruppi cominciano a sventolare senza sosta. Il tifo è subito caloroso, i cori sono seguiti da una gran bella fetta di curva ed i momenti di silenzio sono ridotti al lumicino. Tanti cori per la squadra, i battimani sono fragorosi ed a livello di colore, almeno la zona centrale della curva, può far leva sui numerosi bandieroni e su qualche torcia che viene accesa clandestinamente.

Non mancano durante l’incontro alcuni messaggi inviati tramite bomboletta spray, sia per quanto riguarda la stretta attualità con Claudio Gavina che ha deciso di interrompere il rapporto di collaborazione con la società, sia per quanto riguarda i casi passati di cronaca nera, con uno striscione per Riccardo Magherini accompagnato dai cori contro le forze dell’ordine.

Dopo essere passato in vantaggio nella prima frazione, il Pisa viene raggiunto dall’Alessandria nei minuti di recupero facendo impazzire di gioia il settore ospite ma gelando letteralmente l’Arena Garibaldi che ormai assaporava la vittoria.

Valerio Poli