Chiamare questa partita derby è sicuramente una forzatura bella e buona, troppo diversi i due centri, troppa diversa la storia delle due società e delle due tifoserie, troppo diversi i numeri in gioco. Se per i tifosi e gli ultras pisani il derby per eccellenza è con il Livorno con a ruota Lucca e Firenze, per i pontederesi la rivalità più sentita è quella con i vicini di Ponsacco, due paesi divisi da una manciata di chilometri per un derby che in passato ha offerto spettacolo e pathos degni di categorie superiori.

Da Pontedera giunge comunque un bel gruppo di tifosi, numeri più che dignitosi, e ultras granata che si dimostrano organizzatissimi, delimitando uno spicchio di curva dove si concentra l’ala più rumorosa ed agitata della tifoseria. A differenza di tante altre occasioni, il tifo degli ultras granata parte prima dell’inizio delle ostilità, qualche coro per la squadra “carica” i giocatori durante il riscaldamento poi l’attenzione viene rivolta ai nemici storici di Ponsacco e Viareggio.

Sull’altro versante tutto tace, i nerazzurri escono da un derby perso contro il Livorno, la curiosità sta nel tastare il polso ad una tifoseria che si deve rialzare da una sconfitta proprio sul campo dell’avversario storico. A ben vedere la Curva Nord, ma anche il resto dello stadio, rispondono parecchio bene, la curva è praticamente esaurita ma anche i restanti settori offrono un buon colpo d’occhio.

Ad inizio partita la Curva Nord espone diversi striscioni in ricordo di Daniele Natali, per i tifosi “Gege”, prematuramente scomparso nel maggio del 2016. Oltre ai suddetti striscioni, non mancano i cori dedicati allo sfortunato ragazzo mentre qualche torcia comincia a far capolino.

Ultras granata che accolgono le squadre in campo con una bella sbandierata, poi parte il tifo vocale con i presenti che appaiono ben predisposti a farsi coinvolgere dai cori che vengono dettati dalla balaustra. A livello estetico il gruppo resta ben compatto, l’idea di delimitare il settore si rivela azzeccata, e specialmente i primi cori sono molto seguiti e perciò hanno un potenziale notevole. Qualche bandierone si mostra per lunghi tratti dell’incontro e vista la buona partecipazione, viene imbastita pure una sciarpata dagli esiti più che buoni. Pontederesi che non dispiacciono affatto malgrado man mano che passino i minuti, qualche tifoso si estranea un po’ dall’apporto vocale ma del resto questo è il prezzo da pagare quando non tutti i presenti sono ultras in senso stretto. Da sottolineare che la tifoseria granata anche con la squadra sotto nel punteggio, non arretra e continua a sostenerla in maniera ineccepibile.

Padroni di casa che per numeri ed entusiasmo non sembrano assolutamente uscire da un derby perso, la curva è colorata e ben in forma, i cori sono incessanti e la partecipazione è ai massimi livelli. Non proprio una sorpresa questa, ma un aspetto che sottolinea la volontà di ben figurare malgrado il campionato ormai veleggi quasi sicuramente verso l’approdo ai play off che in serie C sono una vera e propria lotteria. Del resto la Curva Nord, verso il finale della prima frazione di gioco, prende la parola proprio sui futuri play off esponendo un lungo striscione che viene tenuto alto per diversi minuti e che viene applaudito anche dal restante pubblico, sempre sensibile quando si parla di ampliare l’agibilità dell’Arena Garibaldi.

Con la squadra di casa che mette sotto gli ospiti, anche la Curva Nord diventa un fiume in piena: torce e bandieroni accompagnano continuamente i cori, la partecipazione è ai massimi livelli tanto che alcuni cori sono ripresi praticamente da tutti i presenti. Il finale offre poche sorprese, il risultato in campo è delineato e le due tifoserie tifano costantemente fino al termine dell’incontro.

Valerio Poli.