Al PalaCarrara stasera, Lunedì 8 Gennaio, si affrontano The Flexx Pistoia e Emporio Armani Milano. La squadra toscana è reduce da tre sconfitte consecutive ed è sprofondata nelle zone basse della classifica; la squadra ospite invece è in serie positiva da tre giornate, il che le ha permesso di recuperare su Brescia e Avellino.

Il palazzetto casalingo è notoriamente quasi sempre esaurito, ma per il pubblico pistoiese la sfida con Milano rappresenta un incontro molto affascinante: i settori iniziano a riempirsi ben prima dell’orario di inizio. Per quanto riguarda il tifo organizzato, la Baraonda Biancorossa ha predisposto una coreografia, e infatti si può assistere al lavoro meticoloso del gruppo, impegnato a imbastire ordini e spiegazioni a tutta la curva già quasi due ore prima dell’inizio del match.

Nel settore ospiti sono presenti una trentina di milanesi, di cui 6-7 Ultras Milano, posizionati dietro due drappi e che, dopo aver affisso al divisorio laterale il noto “Basta Proli e Portaluppi”, rimarranno inoperosi per tutta la partita.

Terminato l’inno nazionale la coreografia viene messa in atto: su uno sfondo di cartoncini rossi e bianchi, vengono esposti in alto teli con su dipinti i simboli di città, squadra e tifoseria, mentre più in basso altri due con su scritto BB e 09. Conclude la coreografia uno striscione più che eloquente: “Lotta e vinci per la curva e la tua città”. Subito dopo vengono lanciati i primi cori “Siamo l’armata biancorossa e mai nessun ci fermerà” e “Con la voce/saltellando/mani insieme a noi”, eseguiti con grande entusiasmo dalla curva, accompagnata dal resto dei settori.

Oltre ai classici e numerosi cori di sostegno e a ripetere, il tifo pistoiese attua degli ottimi battimani ritmati dai tamburi, anch’essi seguiti dall’intero palazzetto. Altra cosa interessante è la presenza più massiccia di bandieroni: vengono utilizzati nella maggior parte dei casi ai timeout o ai tiri liberi avversari, mentre oggi (soprattutto nei primi due quarti) vengono sventolati con più costanza, dando molto colore alla zona calda del tifo.

Se dal punto di vista del tifo si assiste a un monologo pistoiese, in campo è Milano a fare la voce grossa, e dopo un primo quarto chiusosi per 19-26, la squadra di casa si riavvicina e va all’intervallo lungo sotto solo di 3, col risultato di 32 a 35. Nel terzo quarto Pistoia riesce ad arrivare a -1 (44 a 45), grazie anche all’appoggio del pubblico, che vista la situazione e l’abbondante antipatia nei confronti degli arbitri odierni, incita sì la squadra con numerosi cori (da segnalare il rumoroso “Siam sempre qui, insieme a te..), ma in particolar modo fischia e crea una vera e propria bolgia quando è Milano ad attaccare.

Purtroppo per i toscani però, la squadra ospite si allontana nuovamente e gioca l’ultimo quarto sugli allori, complice anche la scarsa vena realizzativa pistoiese, che riesce anche a mettere in atto un curioso auto-canestro con Ivanov, uno dei pochi giocatori comunque che prova a tenere in partita la squadra e molto apprezzato dagli spettatori.

Come già accennato, l’ultimo quarto è un’esclusiva milanese, e mentre il palazzetto assiste impotente e taciturno alla quarta sconfitta consecutiva, l’area del settore occupata dalla Baraonda sottolinea con un lungo e originale coro il loro amore “folle senza fine”, la vicinanza, volontà di seguire la loro squadra ovunque, a prescindere da tutto, invitandola a lottare, come recitava lo striscione della coreografia, “per la curva e per la tua città”.

Al termine della partita, con il risultato di 63 a 79 che porta Milano in testa assieme ad Avellino, mettono in atto una sciarpata e sbandierata sul sottofondo di “Per quelli innamorati come noi”. Nella parte più bassa del settore, a partita terminata, si assiste a una leggera contestazione tra tifosi e Maltinti, il presidente della squadra pistoiese, suscitando subito l’interesse anche delle forze dell’ordine.

Giunti al termine mi pongo due riflessioni assolutamente non polemiche che riguardano entrambe le tifoserie. La prima fa riferimento a Milano: possibile che gli Ultras Milano, conscio della complicata situazione tra loro e la squadra, ma che comunque riescono a offrire ottime prestazioni nelle partite più sentite, si riducano a pochissime decine di unità sia in casa che in trasferta nel resto delle gare? La seconda fa riferimento a Pistoia: giunti alla quarta sconfitta consecutiva, la decima totale, e al penultimo posto in classifica con Varese e Brindisi, la posizione migliore è quella assunta dalla Baraonda, pronta subito a organizzare la complicata trasferta di Brescia per appoggiare la squadra in questo difficile periodo o quella di mettere in atto una (più o meno) dura contestazione come vorrebbe parte restante del tifo pistoiese? Ai posteri l’ardua sentenza.

Tifo Toscano