Mercoledì 1 novembre, campionati fermi, si gioca solo la serie D ed allora quale miglior occasione per osservare da vicino quelle realtà minori che meritano sempre un accurato ripasso? Il calendario mette di fronte Ponsacco e Sanremese, due squadre che viaggiano tra i piani alti della classifica del loro girone, ma più che altro due tifoserie che godono di una certa fama, non fosse altro che per una storia non proprio trascurabile: se i primi vagiti del tifo a Sanremo risalgono addirittura a metà anni ’70, a Ponsacco la tradizione del tifo poggia sotto l’insegna “Tana dell’orso” e chi è nato oppure ha abitato in zona, conosce a menadito la leggenda dei ponsacchini ruba orsi. Ma questa è un’altra storia che si perde nella notte dei tempi.

Tra le due tifoserie non scorre buon sangue, nel recente passato non sono mancati incidenti o comunque episodi sopra le righe che son costati naturalmente il solito corollario di diffide e denunce. Del resto muoversi in un certo verso, quando i numeri sono esigui, espone i protagonisti ad inevitabili rischi.

Giornata soleggiata e calda, i padroni di casa fanno ingresso nel loro abituale settore in maniera compatta, espongono il già citato striscione “Tana dell’orso” e caricano la squadra con i primi cori già una decina di minuti prima del fischio del direttore di gara.

All’ingresso in campo delle squadre, viene esposto uno striscione di cordoglio verso un loro membro, la squadra rossoblù si dirige sotto il settore e dona un mazzo di fiori agli ultras. Il settore ospite è deserto e lo sarà per tutta la durata dell’incontro, degli ultras liguri non c’è traccia.
Padroni di casa che così viaggiano sul velluto: la partenza è sprint, con una serie di battimano e cori a ripetere, poi il tifo si stabilizza su un livello più che discreto e, aspetto da non sottovalutare, resta continuo per tutta la durata della gara.

Sotto di due reti, il Ponsacco riesce ad acciuffare il pareggio, gli ultras rossoblù chiedono più volte alla squadra l’intera posta in palio ma in definitiva, visti gli errori da una parte e dall’altra, il pareggio può definirsi giusto. Oltre ai tanti cori per la squadra, i padroni di casa non mancano di ricordare i propri diffidati e solamente a partita conclusa, lanciano un paio di cori contro i sanremesi oggi assenti, rimarcando con un eloquente “Dove sono gli ultras?”. Ci fosse stata anche una rappresentanza ospite sarebbe stata una partita interessante sotto l’aspetto del tifo. Peccato perché è mancato quel sano ed interessante confronto che è il sale del calcio.

Valerio Poli

Approfitto della festa infrasettimanale per recarmi a Ponsacco, invitato da un amico, ad assistere alla partita, valida per la serie D, PonsaccoSanremese. Sin da piccolo la squadra di Ponsacco mi ha sempre suscitato simpatia, grazie al suo curioso nome presente in album e almanacchi: “Mobilieri Ponsacco”. Il tutto, unito a una passione infinita per le serie minori e da una profonda rivalità nata la scorsa stagione, unisco l’utile al dilettevole.

Mi ritrovo verso mezzogiorno e prendo parte a una grigliata prepartita con un sacco di ultras rossoblu, che ringrazio sentitamente per avermi fatto sentire “a casa” nonostante conoscessi solo uno di loro. Tra birre, cori e “ciccia” ci rechiamo tutti insieme al Comunale con un po’ di anticipo: oggi è l’anniversario della morte di Cristian, ultras ponsacchino a cui è dedicato il settore della tifoseria. La squadra dona una corona di fiori alla mamma di Cristian, presente assieme agli ultras, che a loro volta dedicano uno striscione.

A partita iniziata non sono presenti tifosi da Sanremo. Mi ha colpito la totale assenza delle Forze dell’Ordine, probabilmente a conoscenza dell’assenza della tifoseria ospite. Gli ultras rossoblu che partecipano al tifo attivo sono all’incirca una settantina, gli altri due settori sono praticamente pieni per essere una partita infrasettimanale di serie D.

Aiutati dalla presenza di un tamburo, il tifo scorre continuo, con alternanza tra cori contro le forze dell’ordine, a favore dei diffidati, cori secchi e battimani. Un’altra cosa che mi colpisce è la presenza di bambini delle giovanili nel settore, a stretto contatto degli ultras della Tana dell’Orso.

A un certo punto si alza un coro riguardante un parcheggio sbagliato: mi viene spiegato che nella passata stagione fu motivo di scherno, da parte degli ultras liguri, il fatto che i ponsacchini sbagliarono il luogo di arrivo. Fra i cori contro i rivali di Pontedera, altri di sostegno veramente ben tenuti e un bandierone costantemente sventolato, è il Ponsacco a mantenere il pallino del gioco. Nonostante ciò la Sanremese prima passa in vantaggio e poi addirittura raddoppia, anche se poco prima dell’intervallo il Ponsacco accorcia, mandando quindi le squadre al riposo sull’1 a 2.

Poco dopo il fischio del secondo tempo, il Ponsacco pareggia grazie a una ribattuta su calcio di rigore, caricando ancora di più la tifoseria rossoblu. Il tifo nel secondo tempo passa tra cori di incitamento, trenini e nuovamente per i diffidati. Il risultato però non cambia e la partita termina 2 a 2. La tifoseria si congeda con cori contro Sanremo e i loro ultras e il saluto alla propria squadra.

Edoardo Pacini.