02-06-2018: Pro Patria-Vibonese 2-1
Finale Poule Scudetto Serie D.
Gara unica a San Giovanni Valdarno

Con l’assegnazione del tricolore, siamo giunti all’epilogo di questa lungo ed intenso campionato di serie D. A contendersi l’ambito trofeo si trovano di fronte due squadre con un certo passato, i lombardi della Pro Patria ed i calabresi di Vibo Valentia. I primi, vincitori del girone B, in semifinale hanno battuto l’Albissola nella partita disputata a Rignano sull’Arno, mentre i secondi, vincitori del girone I, hanno sconfitto i piemontesi del Gozzano nella propria semifinale.

La finale si disputa alle 17 di sabato, nel giorno della festa della Repubblica, sempre in terra toscana e precisamente a San Giovanni Valdarno. Ovviamente dopo essere stato presente ad entrambe le semifinali, non posso “bucare” proprio la finale, diciamo quella più attesa dagli addetti ai lavori, non solo sul terreno di gioco ma anche sugli spalti.

Appena arrivato nei pressi dello stadio “Fedini” vedo subito arrivare tre macchine cariche di ultras bustocchi (“belle facce”) che parcheggiate le loro vetture, si dirigono verso il settore loro destinato. Decido di entrare abbastanza presto sul rettangolo verde per vedere subito come si sono sistemate le tifoserie all’interno dei settori loro destinati.

Gli ultras vibonesi, sono presenti in numero discreto, e prendono posto ad un lato della tribuna coperta riempiendo la balconata di striscioni e stendardi, mentre i tigrotti di Busto Arsizio si sistemano nella gradinata opposta, non nel settore degli ultras locali ma bensì nella tribuna adiacente.

A livello numerico le due tifoserie sembrano aver lo stesso numero di presenti, anche se gli ultras calabresi sembrano in leggera prevalenza: presenti con bandiere, tamburi e stendardi, già prima del fischio d’inizio si fanno sentire con cori abbastanza frequenti e qualche bel battimani.

La signora Maria Marotta, arbitro designato per questa finale, fa il suo ingresso in campo accompagnata dal resto della terna e dalle due squadre, ma sugli spalti entrambe le tifoserie non realizzano nulla di eclatante: una mini sciarpata con qualche bandiera sventolata per i vibonesi, uno stendardo alzato e dei battimani per quanto riguarda i bustocchi.

Nel primo tempo i calabresi sembrano essere molto più continui dei lombardi, partiti più contratti con qualche coro accompagnato da battimani che si alterna a delle pause più o meno lunghe. I rossoblù di Calabria, megafono alla mano e tamburo, riescono ad essere molto belli e farsi sentire discretamente con una buona intensità e continuità del tifo, anche dopo il gol bustocco siglato da Di Sabato al trentaseiesimo. Di contro, sarà proprio il gol del momentaneo vantaggio della Pro Patria a dare la carica ai suoi ultras, così dopo la bella esultanza condita da una torcia, il tifo risulta molto più lineare e frequente.

Nel secondo tempo i vibonesi esordiscono con una torcia, poi il tifo su entrambi i fronti risulta bello con un numero deciso di battimani ad accompagnare i cori, ma ancora una volta ad esultare saranno gli ultras lombardi che, al sedicesimo minuto, grazie ad un gol di testa di Molnar possono liberare tutta la loro gioia.

Dopo il gol del 2-0 il tifo diventa inarrestabile e gli ultras tigrotti si faranno sentire fino alla fine, soprattutto con buoni battimani. Gli ultras calabresi, seppur sotto di due gol, non si danno per vinti e continuano a spingere la squadra, nonostante un leggero calo numerico. Al novantesimo verranno premiati in qualche modo dal gol di Silvestri che renderà più appassionanti i cinque minuti di recupero, ma non succede più niente e la Pro Patria inscrive il proprio nome nell’albo d’oro di questa manifestazione, succedendo al Monza vittorioso lo scorso anno.

Al fischio finale qualche ultras della Pro Patria entra in campo in cerca di qualche maglietta per poi dirigersi sotto il settore vibonese andando a salutare e complimentarsi con i dirimpettai. Dopo essersi scambiati qualche coro a favore degli ultras e per i diffidati, nemmeno le autorità, che in un primo momento stavano col fiato sul collo degli ultras, si degnano più di loro che così continueranno a parlare amichevolmente mentre a centrocampo la Pro Patria alza meritatamente la Coppa con i seguenti festeggiamenti di rito.

Marco Gasparri