A distanza di pochi giorni dal derby di Parma, rivedo la tifoseria reggiana, stavolta nella sua “seconda casa” (perché per me la prima resterà sempre lo storico stadio Mirabello in centro città).

Siamo al secondo turno dei playoff di Serie C: dopo avere passato il turno precedente ai danni della Feralpisalò, la Reggiana ha di fronte la Juve Stabia, che nel primo turno ha eliminato il Catania allo Stadio Menti di Castellamare.

Se al primo turno le partite erano a gara unica, dagli ottavi si ritorna alla classifica sfida in gare di andata e ritorno. Unica pecca: le sfide del ritorno sono programmate tutte di mercoledì sera.

Visto che per i playoff il pubblico è esclusivamente pagante, per una stima degli spettatori posso affidarmi al 100% al dato ufficiale: 4.830 paganti, di cui 308 nel settore ospiti.

É un piacere rivedere lo Stadio Giglio colorato dei vari striscioni e drappi; nella mia ultima presenza in questo stadio (Reggiana-Modena), il pubblico di fede granata era stato privato di ogni segno distintivo (striscioni e bandiere).

Ad inizio gara la curva di casa, raccolta dietro lo striscione delle Teste Quadre, accoglie le squadre in campo srotolando lo striscione “Vinciamola”, accompagnato dall’accensione di due torce e dallo sventolio dei bandieroni.

I reggiani non mollano di un centimetro, neanche quando la pioggia cade copiosamente a metà primo tempo. I vari battimani sono davvero un bel vedere. Oltre ai vari cori per la squadra, cito quelli per i diffidati ed il classico “chi non salta è parmigiano”, udito dopo le due segnature dei granata. Apprezzabile anche lo sventolio dei bandieroni, nel quadrato centrale della curva, accompagnato da svariate bandierine.
Al fischio finale, s’intravvede anche una sciarpata. Segnalo la presenza dei gemellati vicentini, omaggiati di un coro nel corso della partita.

Attivo anche il Gruppo Vandelli in gradinata, autore di una cartata ad inizio partita; svariati battimani ed una sciarpata nel corso del primo tempo. Anche qui non mancano i bandieroni, sventolati per tutto l’arco della partita nel settore sottostante. Pro e contro? I pro: coinvolgere il resto del settore cantando “tutti in piedi per la Reggiana”; i contro, non avere quasi mai accompagnato i cori provenienti dalla Curva Sud, eccetto per i classici sfottò indirizzati alla tifoseria parmigiana.

In curva ospiti trovano spazio (come anticipato in precedenza) 308 tifosi stabiesi, la maggior parte raccolta dietro lo striscione “Curva Sud Castellamare di Stabia”. Appena entrati intonano un coro contro la tifoseria di casa (non so spiegarne i motivi, visti i soli tre precedenti tra le due squadre, uno nella Serie B 1951/52, più una sfida di Coppa Italia nella stagione 1999/2000). Una sciarpata – abbastanza riuscita –  viene effettuata ad inizio partita; per il resto della gara sono a stretto contatto con loro, quindi i miei scatti risultano abbastanza ravvicinati; la causa è il commissario di campo che questa sera è risultato parecchio fiscale, gravitando per tutti i 90 minuti nella zona in cui presenziavo.

Nel primo tempo il tifo degli ultras campani è ampiamente positivo, anche per via del momentaneo vantaggio della loro squadra; neanche loro non mollano di un centimetro quando la pioggia si fa incessante, anzi, tirano su di nuovo le sciarpe. Come detto, il colore non manca: oltre alle sciarpe, tengono in alto tre bandieroni per tutta la partita, oltre a 4-5 bandierine gialloblu. Al fischio finale, nonostante il risultato negativo, raccolgono l’applauso della loro squadra, con un emblematico “Noi ci crediamo”, in vista della partita di ritorno.
Appuntamento quindi alla sfida del Romeo Menti, programmata per mercoledì sera alle 20,30.

Francesco Passarelli.