“Siamo reggiani, sono vent’anni che perdiamo, fuori la voce”. Così si rivolge ai tifosi del Gruppo Vandelli uno dei lanciacori sullo 0-3, a pochi secondi dalla fine e a pochi istanti dal definitivo 0-4. La difesa della Reggiana si rende protagonista di una prova deprecabile, perdendo l’occasione di accorciare dalla capolista Padova, che rimane sola in vetta a sette lunghezze. Gli arancioni invece balzano a 46 punti, ben certi della salvezza e in piena zona play-off, i granata rimangono inchiodati a 50 punti tondi tondi.
E piove piove sul nostro amor… Il recupero della ventottesima giornata del girone B della terza serie nazionale è caratterizzato da una fitta pioggia costante che non invoglia certo ad assistere al match, peraltro previsto per un orario abbastanza scomodo, le 18:30 di un mercoledì. Ciononostante gli spettatori sono, stando ai dati del giorno successivo, circa 6.000; di questi una trentina provengono dalla cittadina veneta e, come ultimamente accade, vengono sistemati nella parte in alto a destra della tribuna. Sono posizionato più o meno davanti a loro e noto che sistemano alcune pezze in balconata per poi posizionarsi qualche fila più in alto, tenendo in mano tre drappi, uno dei quali recita Mestre Casual Firm, accanto al quale un ragazzo col tamburo dà il ritmo ai cori. Pochi ma onesti, non aiutati dall’orario, ma galvanizzati dalla salvezza che con oggi è ben sicura.
La curva di casa presenta, a quanto mi dicono, le stesse presenze della domenica prima, nonostante orario diverso e scomodo; il loro supporto è costante, con i bandieroni al vento e dei bei “su le mani” che coinvolgono tutto il settore centrale. Per fortuna, mi viene da dire. Affrontare un 4-0 casalingo in scarsa compagnia o nel silenzio è abbastanza deprimente, ma qui ci si è fatto il callo, si tiene botta e si sostiene. Anche nei distinti il Vandelli non smette mai di incitare dalla sua balconata colorata di granata, arricchita da una pezza di alcuni tifosi provenienti dalla svizzera Locarno.
Un passivo abbastanza inaspettato, come detto. Sembrava già finita, la sconfitta era già sicura, 2-0 e allora? E allora si dipinge il cielo coi propri colori, tutti fuori le sciarpe; tra il 91′ e il 93′ però arrivano altre due reti a marca ospite, a chiudere il match. E allora fuori di nuovo le sciarpe, si mostrano i propri colori, si scandisce il coro che fa “Sono granata al 100% e mai nessun mi fermerà, sono granata e sono contento, sono contento di essere ultrà…”.

Testo di Amedeo Zoller.
Foto di Bisio Luigi.