Una Sampdoria che pensa in grande ospita un Crotone incerottato per le numerose assenze. Chi urla la propria presenza sono invece gli ultras pitagorici che arrivano a Genova in una ottantina di unità e provano in tutte le maniera a farsi sentire in uno stadio che in questa stagione, fino ad oggi, è stato letteralmente il dodicesimo uomo.

Ma se è vero che l’ultras si vede nelle difficoltà, gli ospiti in questo pomeriggio hanno dato prova del loro attaccamento ai propri colori offrendo un tifo continuo e caloroso, nonostante sul terreno di gioco la squadra soccombesse sotto i colpi di una Samp in perfetto stile Europa. Pitagorici che se ne infischiano del risultato ed offrono una prova tutta sostanza, tifo continuo e caloroso, movimento eterno e bandieroni che offrono un tocco di colore che non guasta. Impossibile chiedere di più: sarebbe stato curioso vedere la prova degli ospiti con una squadra molto più in forma, ma anche in questa stagione mister Nicola avrà da sudare le proverbiali sette camice per agguantare quella salvezza che assomiglia tanto ad un’impresa titanica.

I Doriani invece accolgono le squadre in campo con il solito colore, bandiere e bandieroni sono sempre al solito posto, qualche torcia scalda un ambiente eccessivamente carico ed entusiasta che col passare dei minuti, complice il risultato sul campo, aumenta progressivamente i giri del motore. La Gradinata Sud è un bel vedere ed un bel sentire ed anche in questo caso è dura trovare il tallone di una tifoseria che tra le mura amiche difficilmente offre prestazioni al di sotto della sufficienza.

Da sottolineare infine uno striscione dei Cattivi Maestri di solidarietà alla tifoseria veronese e la presenza nel settore ospite dei gemellati dell’Entella con tanto di pezza attaccata alla balaustra.
La Samp corre: i tempi di Vialli e Mancini sono lontani, ma in fin dei conti sognare non costa nulla.

Testo di Marcello Casarotti.
Foto di Alberto Cornalba.