In questo match fra Savoia e Sorrento, a livello ultras ha vinto il portamento e la compattezza ed è un discorso che vale per ambedue le tifoserie. I padroni di casa hanno fatto ottimamente quadrato creando una bella macchia compatta che ha tifato per tutti i 90 minuti, senza fermarsi un attimo. Gli ospiti arrivano invece a partita iniziata, fanno il loro ingresso sugli spalti tutti in blocco, sventolando bandierine, dimostrandosi da subito molto decisi e posizionandosi tutti senza maglietta dietro il proprio materiale.

La partita in campo prende un’ottima piega per gli ospiti, grazie al vantaggio che ovviamente vede gli ultras sorrentini liberarsi in una bella esultanza. I savoiardi però non demordono e continuano a tifare con generosità: durante il match espongono due striscioni in curva sud, uno per un tifoso biancoscudato che sta giocando la sua partita più dura fra la vita e la morte e l’altro per festeggiare il rientro di alcuni diffidati.

Nel prosieguo del match, i padroni di casa riescono a ribaltare il risultato sul rettangolo di gioco, mandando in estasi tutti i loro tifosi accorsi a sostenerli sugli spalti. Finisce così 2 a 1 nel tripudio generale e con il solito rituale del “Bianchi alé” che sancisce l’unità e l’amore tra la curva sud e la maglia biancoscudata.

Emilio Celotto