Pubblichiamo il comunicato diramato dai Boys Parma, prima dell’ultima partita casalinga contro il Sudtirol a proposito della tanto chiacchierata combine di Parma-Ancona.

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Crediamo che ci siano alcune cose da chiarire, alcuni punti fermi che forse è bene ribadire ai parmigiani. Che questo sia un periodo difficile non v’è dubbio alcuno, del resto ben sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata risalire in serie B, giusto? Altresì è buona cosa ricordare quale sia il nostro compito in tutto questo, dove deve collocarsi il tifoso del Parma, non solo oggi ma da inizio campionato. In un momento così delicato dobbiamo essere uniti più che mai e non mollare il colpo, perché altrimenti rischiamo di vanificare gli sforzi fatti fin ora e oltretutto di far la figura di quelli che “fin che si vince va tutto bene”. A questo proposito, ci teniamo a precisare che la nostra presa di posizione a favore della squadra è assai lontana dall’assolvere gli eventuali colpevoli che in futuro potrebbero saltar fuori nell’ambito del calcio scommesse.  Oggi noi vogliamo vincere, e per fare questo continueremo a sostenere la squadra stasera, a Teramo, nel Derby e per tutte le partite dei play-off. Ma questo non significa che siamo disposti a mettere una pietra sopra alla questione Parma – Ancona. Se ci sarà un colpevole, se verrà alla luce la verità, saremo i primi a condannare il gesto, a prescindere che si venga promossi o meno, a guardia di quel calcio popolare e pulito che ci era stato promesso due anni fa. Noi oggi facciamo il nostro e ci auguriamo che chi deve vigilare dall’interno mantenga le promesse fatte, nel rispetto di tutti quei tifosi che si fanno il culo per seguire la squadra e che dopo il fallimento non hanno abbandonato la nave che affondava, dando una grande prova di amore e attaccamento alla maglia. Oggi, noi tifosi del Parma, abbiamo un compito molto importante: adoperare il fiato per cantare e non per sterili polemiche da bar come di consueto accade a Parma. Dimostriamo di essere una città e non un paese, sosteniamo la squadra e quando avremo in mano prove concrete aggrediremo il colpevole… ricordandoci una cosa: la maglia non ha colpe, se non quella di averci fatto innamorare dei suoi colori…SE QUALCUNO SI E’ VENDUTO PAGHERA’…TUTTI UNITI PER LA MAGLIA E LA CITTA’!