Grande attesa a Ferrara per questa partita che poteva regalare alla squadra estense la promozione nella massima serie. Tutta la città si è tinta di biancoazzurro: bandiere appese ai balconi e sciarpe rigorosamente al collo della totalità dei presenti creano un clima di partecipazione mai visto prima.

I vari settori del Mazza si sono riempiti con largo anticipo rispetto al fischio d’inizio; fin dal riscaldamento vengono scanditi i primi cori e la gradinata compatta fa da eco alla Ovest; anche dalla tribuna c’è molta più partecipazione del solito. Tutto lo stadio è pronto alla festa promozione.

Ad inizio partita un bandierone copricurva viene aperto nella Ovest, seguito dall’accensione di svariati fumogeni multicolore che creano una atmosfera di altri tempi.

Sul fronte opposte giungono da Vercelli circa 200 tifosi che si dispongono all’interno del settore ospiti in modo sparso, con la parte più calda della tifoseria raggruppata al centro dietro agli stendardi dei vari gruppi; la loro prova odierna si limiterà allo sventolare i bandieroni e ad un paio di cori per tempo.

La Ovest parte decisamente forte, seguita in vari cori dagli altri settori locali; bello vedere coinvolte nei battimani sia la gradinata che la tribuna laterale. La seconda frazione di gioco si apre con uno striscione di vicinanza ad i gemellati di Ancona per questa annata fallimentare conclusa con la retrocessione in serie D. Con il passare dei minuti ed il persistere del pareggio in campo sugli spalti la tensione prende il sopravvento sull’entusiasmo; nei minuti finali prima il palo colpito da Antenucci e subito dopo il goal annullato agli estensi chiudono definitivamente per oggi le speranze di festeggiare.

Al fischio finale attimi di euforia nel settore ospiti per il prezioso punto in ottica salvezza conquistato dalla formazione piemontese, con i giocatori sotto i gradoni per ringraziare i propri tifosi.

Nonostante non sia arrivata la tanto attesa vittoria a fine partita, come sempre, la squadra si dirige sotto la Ovest a salutare la propria curva nella speranza che la festa promozione sia solo rimandata alla prossima giornata.

Enrico Garutti.