UNA TARGA DI PIETRA

Di per sé, inanimato, l’oggetto guarda, dalla parte superiore del muro, via Valmaura. Arreca scritto quel nome che centinaia di persone ogni giorno non leggono, passando velocemente, distratte dalla vita. In qualsiasi momento della giornata noi passiamo di li, lo sguardo inevitabilmente si ferma, il nostro passo rallenta e la riflessione, il ricordo, prendono il sopravvento. Quella targa, quel muro, per la gente di Valmaura sono molto piu’ del semplice richiamo alla memoria; e’ un luogo che ha visto spendere, operose, le nostre vite di ultras, proprio lì, dove si e’ interrotta quella di un ragazzo di vent’anni. Non sono solo di ricorrenze annuali, i ricordi di noi “abitanti” di quel luogo ma di emozioni vissute, energia presa da quel muro, che ancora grida il suo dolore dopo piu’ di trent’anni. Un altro febbraio e’ alle porte, e’ ancora una volta, la speranza di chi, vorrebbe dimenticassimo, va annichilita. Noi ci saremo, anche stavolta! Lunedi’ 8 febbraio ore 19.00, l’oggetto in pietra prendera’ vita grazie alla presenza di tutti noi che ancora caparbiamente convinti di tenere in vita Stefano attraverso la nostra militanza, con gli stessi colori che lui indossava, con le nostre storie, che in fondo nascono, sotto quella targa.
Dopo la commemorazione ci inquadreremo e sfileremo in corteo, per le nostre strade, fino alla curva, marciando idealmente con Stefano per le strade che troppo presto ha smesso di percorrere. La forza della presenza che puo’ cambiare le cose, marchiare la storia. Non sono parole ma prove che ognuno di noi e’ tenuto ad onorare con coscienziosa presenza che rivendica un’identita’, che non va dispersa.

CURVA FURLAN

StefanoFurlan32esimo