Ne ha dato notizia l’avvocato Lorenzo Contucci: il daspo non può essere – come di fatto è – una triste ed automatica abitudine con cui le autorità colpiscono ogni respiro fuori sincrono in ambiente stadio: deve essere valutato e colpito il comportamento realmente pericoloso.
Queste le parole dell’avvocato:

Il TAR Abruzzi-Pescara ha accolto la richiesta di sospensiva del DASPO emesso a carico di un ragazzo tifoso del Lanciano che in occasione della partita “Marcianese Lanciano – San Vito 83″ di Prima Categoria che aveva utilizzato in modo folkloristico un fumogeno: i giudici amministrativi scrivono che, come osservato dalla difesa, il DASPO non costituisce un automatismo e che quindi bisogna valutare in concreto se il comportamento è stato o meno pericoloso, cosa che nel caso di specie non lo era.