Tolta la parentesi estiva del primo turno di Coppa Italia e svariate amichevoli in cui le prestazioni del Taranto non sono state di certo da ricordare per il bel gioco, finalmente dopo tanti rinvii legati ormai ai motivi che noi tutti conosciamo, siamo alla prima giornata di campionato del girone H della serie D, in cui sul manto erboso dello Iacovone il Taranto ospita la matricola Bitonto.

Circa tremila gli spettatori sugli spalti, non di certo il pubblico delle grandi occasioni che ci si aspettava, ma lo scettiscismo e la delusione verso questo ennesimo campionato di serie D la fanno da padrona, portando spesso anche il sostenitore più accanito a desistere, restando comodamente a casa in attesa di risultati migliori.

La Curva Nord durante l’ingresso in campo delle squadre, sia nel primo che nel secondo tempo, è artefice di una serie di coreografie per festeggiare il 40° anniversario del gruppo storico ULTRAPAZ. Suggestivo il pensiero espresso in un copricurva rivolto a chi, nel corso di tutti questi anni, ci ha lasciato prematuramente con il Taranto nel cuore e chi, per amore di questo gruppo, ha dovuto affrontare arresti e diffide pagando con la propria libertà il forte legame di appartenenza al gruppo e ai colori rossoblù.

La legge a due pesi e due misure

Dal punto di vista vocale gli ultras ionici offrono davvero una buona prestazione soprattutto nel primo tempo, nonostante la gara in campo non sia proprio delle più coinvolgenti a livello emotivo. Un leggero calo nella ripresa, sia per motivi fisiologici dovuti al forte caldo, sia per l’inaspettata rete degli ospiti che poi sancisce il definitivo pareggio finale.

Durante tutto l’arco della gara saranno tanti i battimani caratteristici a ritmo del tamburo, accompagnati come avviene di solito dai bandieroni sempre in movimento. Importante inoltre l’esposizione di uno striscione a sostegno di alcuni diffidati che finalmente in questa giornata sono ritornati sui gradoni: bentornati!

Anche il settore di gradinata si presenta piuttosto vivo e movimentato e, oltre ai tantissimi cori secchi e ripetuti eseguiti per l’intera partita, espongono anche loro diversi striscioni. Davvero molto bella ed intensa la fumogenata multicolore, vecchia maniera, del primo tempo accompagnata da una cartata e subito dopo da uno striscione di bentornato ai diffidati.

Flash nel settore ospiti

Nel secondo tempo nel settore vengono esposti due striscioni di forte protesta nei confronti di quello che l’Italia affronta, non comprendendo fino in fondo la verità, come il “caso Ilva”, che a Taranto è vissuto come vera e propria emergenza. Ciò che la stampa nazionale affronta è sempre e soltanto il, pur giustissimo, problema lavorativo, ma invece ciò che più preme risolvere qui a Taranto è il discorso sanitario, che, chi dovrebbe davvero risolvere, minimizza facendolo passare come problema secondario.

Immunità penale per gli ultrà, non per Mittal” è il pensiero dei Taranto Supporters, con cui si vuole sollevare l’assurda normativa che prevede fino al 2023 una “incredibile” immunità penale per chi gestisce quello stabilimento. Dopo qualche minuto i ragazzi della Gradinata rimarcano l’assurdità di prevedere un codice di comportamento all’interno degli stadi, e consentire in assoluta tranquillità la libertà di inquinare, sfruttando appunto tale immunità.

Sono poco meno di una cinquantina gli ospiti che giungono dalla vicina Bitonto e che, per motivi che personalmente non conosciamo, giungeranno solo all’inizio della ripresa. Sempre piuttosto attivi a livello canoro e coreografico, si faranno notare con l’accensione di svariate torce flash e lo sventolio di alcune bandierine. Giusto il loro entusiasmo a fine partita per la conquista di un punto importassimo in questo esordio in serie D su un campo oltretutto difficile.

Fabio Mitidieri